Hanno agito come al solito: in maniera sfacciata e incuranti delle regole. I ‘furbetti dell’immondizia’ tornano a colpire in città. Peccato che stavolta molti di loro siano stati colti sul fatto mentre si apprestavano a conferire i propri rifiuti nei cassonetti posti quartieri in cui il servizio di raccolta differenziata non viene ancora avviato.
Come più volte annunciato, infatti, è partita l’attività di contrasto al fenomeno dell’abbandono e dell’errato conferimento dei rifiuti nel capoluogo.
Durante l’intera settimana appena trascorsa, la Polizia Municipale, coordinata dal comandante Luigi Greco, ha schierato sul campo diverse pattuglie, anche avvalendosi di agenti in borghese, per controllare la correttezza del conferimento dei rifiuti in prossimità delle piazzole dei cassonetti dell’indifferenziata ancora presenti in diverse zone della città.
In particolare, è stata condotta un’attività di verifica, all’atto dello sversamento dei rifiuti nei cassonetti, della provenienza degli utenti, individuando e sanzionando quelli provenienti da fuori comune oppure da zone della città già servite dalla raccolta porta a porta e quindi non autorizzati a sversare i rifiuti nei cassonetti.
Come noto, infatti, la recente ordinanza sindacale numero 38/2020 per il contrasto al fenomeno della “migrazione” dei rifiuti, sancisce l’obbligo per tutti i cittadini, di servirsi del sistema di raccolta vigente presso il proprio indirizzo di residenza, oltre al divieto di conferimento in città per chi proviene da altri i comuni.
Più di 200 le persone identificate ed oltre 50 le sanzioni elevate dagli agenti, a dimostrazione che il fenomeno è ancora molto diffuso in città nonostante i ripetuti appelli al senso civico ed ad un maggior rispetto per l’ambiente lanciati dall’Amministrazione comunale.
L’attività di controllo del territorio continuerà anche nelle prossime settimane, con l’obiettivo di contrastare i troppi episodi di scarso senso civico che in molti casi sfociano in veri e propri reati ambientali, esponendo peraltro gli autori, spesso del tutto ignari, a conseguenze anche di tipo penale; comportamenti che complicano notevolmente il già complesso servizio di raccolta dei rifiuti, aumentandone i costi e diminuendone l’efficienza, senza considerare il danno d’immagine e la compromissione del decoro della dignità della nostra città.