La lotta al traffico di sostanze stupefacenti non si ferma neanche in piena pandemia e l’asse Molise Puglia resta uno degli obiettivi primari dell’Arma. Nell’ultima settimana infatti, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Campobasso hanno eseguito perquisizioni e controlli a carico di alcuni cittadini italiani ed extracomunitari residenti nel capoluogo.
Dalle indagini, oltre al sequestro di diversi quantitativi di droga e alla denuncia di alcuni cittadini del capoluogo e di nazionalità nigeriana, è emerso che un pregiudicato del posto, assuntore di sostanze stupefacenti, accompagnava personalmente con la propria auto i pusher nigeriani sino a San Severo, dove gli stessi si approvvigionano di droga da immettere nella piazza di spaccio di Campobasso.
Ulteriori accertamenti amministrativi effettuati a carico del molisano ‘autista dei pusher’ hanno permesso di disporre anche la sospensione della patente per due anni.
Le perquisizioni hanno interessato, oltre che la città di Campobasso, anche i Comuni di Vinchiaturo e Ripalimosani.
Preoccupante è l’analisi del fenomeno compiuta dai militari dell’Arma: l’eroina, che in passato aveva determinato casi letali di overdose e che aveva ceduto il primato alla cocaina, è oggi la droga che sta tornando pericolosamente “di moda”, anche tra i più giovani.
L’Arma ha nuovamente intensificato i controlli preventivi sulle principali arterie stradali ed ha impegnato ulteriori risorse, in termini di uomini e mezzi, alle attività di investigazione tese ad individuare le nuove organizzazioni dedite allo spaccio che appaiono sempre più gestite anche da cittadini extracomunitari presenti in regione, in particolare di origine nigeriana nel ruolo di pusher, mentre si rafforza il ruolo di San Severo, ove operano associazioni criminali in genere di più alto spessore criminale, quale principale canale di approvvigionamento dello stupefacente.