Questa mattina, alle ore 9.30, nell’aula delle udienze del Tribunale di Campobasso, sfileranno 45 imputati davanti al giudice per l’udienza preliminare, molte delle quali ancora detenute in carcere o agli arresti domiciliari, chiamati a rispondere, a vario di titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, anche con l’aggravante del “metodo mafioso”, porto abusivo di armi e altro.
Si tratta di un processo molto importante per la città, sia per la rilevanza dell’Operazione “Piazza Pulita”, di gran lunga la più imponente mai effettuata in Molise, in considerazione anche dei gravi reati per cui si procede, sia per la quantità di persone che vi parteciperanno, fra detenuti e agenti accompagnatori, imputati, difensori e polizia giudiziaria. Prossima all’udienza è la recente e rinnovata valutazione dei gravi indizi di colpevolezza su C.G., sodale di primo piano di una delle tre associazioni, operata dal Tribunale del Riesame di Campobasso. In particolare, dopo che il Tribunale aveva rimesso in libertà l’uomo di 52 anni originario di Napoli, la Corte di Cassazione, su ricorso della Procura della Repubblica, ha annullato l’ordinanza, affermando che le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia vanno valutate nella loro globalità. Per questo, riconsiderati gli elementi investigativi acquisiti da Carabinieri e Guardia di Finanza tramite riprese video e intercettazioni, con particolare riguardo al trasporto di droga da Napoli a Bojano e alla consegna di un chilo di cocaina e cinque di hashish presso la ditta “Adriatica Pellet”, solo due giorni fa il napoletano era stato nuovamente arrestato e ristretto in regime di arresti domiciliari.
L’udienza preliminare segue la richiesta di rinvio a giudizio avanzata recentemente dalla Procura della Repubblica di Campobasso .