Il blitz era scattato ad ottobre del 2015 dopo che alcuni ragazzi avevano scoperto il vaso di pandora, denunciando il sistema di cui erano stati vittime: mazzette da cinquecento euro, per avere assicurato almeno un anno di lavoro al Servizio Civile, al presidente di una Onlus nonché dipendente regionale. A distanza di sei anni è arrivata la condanna per Francesco Colucci, che dovrà scontare 3 anni di reclusione per tentata concussione e concussione. Il presidente dell’associazione ‘Buon Sanmaritano’, all’epoca dei fatti impiegato negli uffici regionali di via Colitto, è stato anche interdetto per 5 anni dai pubblici uffici. La sentenza è stata emessa mercoledì pomeriggio dal collegio del tribunale di Campobasso composto dal presidente Salvatore Casiello, Gianpiero Scarlato e Roberta D’Onofrio. Il pm nella requisitoria aveva chiesto 8 anni di reclusione, mentre i legali Fazio e Cecanese avevano chiesto l’assoluzione. In aula anche gli avvocati dei ragazzi che si sono costituiti parte civile, tre di loro rappresentati dall’avvocato Silvio Tolesino che si è detto molto soddisfatto della sentenza. Colucci dovrà infatti anche risarcire i danni ai giovani che «con coraggio hanno denunciato i fatti e non sono stati ad un gioco che spesso governa certi ambienti, quello del do ut des», il commento soddisfatto di Tolesino.
Secondo le indagini della Mobile Colucci ha chiesto, e in almeno 4 casi ottenuto, somme di denaro per ‘aiutare’ i ragazzi a salire nelle graduatorie dei progetti di Servizio civile, in particolare “Stop poverty” e “Giobbe”. Fino a 500 euro per portare a termine le pratiche del servizio civile, per alterare’ la documentazione e assicurare loro la possibilità di un anno di lavoro a 450 euro al mese. Alcuni ragazzi invece davanti alla richiesta di denaro hanno girato i tacchi e scelto di denunciare l’accaduto.