Raccogliendo l’invito del presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ieri mattina anche dai balconi di Palazzo San Giorgio, l’Amministrazione comunale di Campobasso ha esposto la bandiera a mezz’asta in memoria di tutte le vittime dell’epidemia da Covid19 e ,come da programma, alle ore 11.00, in concomitanza con l’arrivo del presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, in quel di Bergamo, il sindaco Gravina è sceso, accompagnato dal presidente del Consiglio Comunale, Antonio Guglielmi e dal comandante della Polizia Locale, Luigi Greco, davanti alla residenza comunale per osservare un minuto di silenzio.
«Il ricordo di questi tempi e dei drammi che hanno provocato in tante famiglie – ha ribadito il sindaco di Campobasso – non scolorirà né oggi né mai. L’istituzione di una giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus, oltre all’intrinseco valore simbolico che racchiude, rappresenta il riconoscimento consapevole e condiviso di quanto il nostro Paese abbia dovuto e deve ancora affrontare, con coraggio, speranza e, soprattutto, unità d’intenti. In quest’arco di tempo abbiamo attraversato momenti diversi e come nazione abbiamo dimostrato di reggere l’urto drammatico degli eventi pandemici allor quando ci siamo stretti intorno ai nostri valori fondanti e abbiamo dato preminenza alla sicurezza reciproca, rispettando leggi e indicazioni provenienti dagli organi di governo, senza mai dimenticare, al contempo, il valore e la forza della solidarietà, fatta di gesti reali compiuti dai singoli cittadini, da intere comunità così come dallo Stato.
Dobbiamo ripartire da questa consapevolezza – ha aggiunto Gravina – e da questa unione che deve fare da collante a tutti i livelli istituzionali, economici e sociali, per non rendere vani i tanti sacrifici fatti, proprio ora che con la campagna vaccinale in corso e sulla quale va posta l’attenzione marcata di tutte le forze in campo, siamo nella fase cruciale per cercare di superare e metterci alle spalle questo evento indelebile della nostra storia contemporanea».