Durante le festività pasquali, i Carabinieri del Nas hanno svolto un’intensa campagna nazionale di controllo che accertasse il rispetto dei livelli di assistenza e di cura presso le strutture socio-sanitarie e ricettive per gli anziani. Un monitoraggio, d’intesa con il ministero della Salute, volto a verificare anche la possibile riduzione di operatori, dovuta a ferie e riposi lavorativi spesso previsti in concomitanza delle festività. Uno snellimento del personale sanitario determinerebbe infatti una riduzione del livello di erogazione dei servizi, per non parlare delle conseguenze, accentuate in un contesto di emergenza sanitaria, che comporterebbe la mancata vicinanza nei confronti delle persone anziane.
I Nas di Campobasso, coordinati dal luogotenente Mario Di Vito, dal 2 al 6 aprile hanno segnalato
all’Autorità sanitaria e amministrativa quattro legali, responsabili di altrettante strutture ricettive per anziani, in provincia di Campobasso ed Isernia, per aver ospitato un numero di anziani superiore a quello consentito, peraltro in condizioni di carenze organizzative e assistenziali, tra le quali figurano un numero insufficiente di operatori sanitari e farmaci non conservati nel modo corretto. In una circostanza l’esito del sopralluogo ha portato all’emissione di un provvedimento di chiusura di una casa di riposo e il trasferimento di 14 ospiti della struttura.
A livello nazionale i Carabinieri hanno ispezionato 337 strutture, individuandone 56 con irregolarità
(17%). Sono state contestate 16 sanzioni penali e 50 amministrative, connesse principalmente a carenze igieniche e strutturali. In alcuni complessi si è inoltre dimostrata l’inosservanza delle misure anti Covid. È stata disposta l’immediata chiusura di quattro strutture ricettive prive di garanzie per la sicurezza degli ospiti.

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