L’attacco di Pd e Lega non è passato sotto silenzio. All’indomani della conferenza stampa indetta congiuntamente dai due gruppi di opposizione a Palazzo San Giorgio, il sindaco di Campobasso Roberto Gravina ha voluto replicare al j’accuse di Trivisonno, Chierchia, Battista e Tramontano.
Lo scontro si è consumato all’inizio dei lavori del Consiglio di giovedì quando la minoranza ha fatto notare che la relazione dei revisori dei conti sul Consuntivo era stata inviata ai consiglieri solo 36 ore prima della seduta, quando la legge invece impone un limite di 20 giorni. Di lì la richiesta di rinvio, negata dalla maggioranza – che poi ha invece fatto slittare l’approvazione al 18 maggio – e l’abbandono della seduta dai consiglieri di Pd e Lega.
Il primo cittadino però, attraverso un video, ha voluto «fornire la versione dell’ amministrazione comunale di Campobasso rispetto a quelle che sono state le dichiarazioni di una parte della minoranza. Sicuramente va ricordato, visto che si parla proprio di esperienza che ho vissuto nei 5 anni precedenti, che mai è stato rispettato il termine di cui la minoranza oggi si lamenta. Ci sono i dati che parlano chiaro e la relazione dei revisori dei conti è stata inviata sempre tra i 6 e i 4 giorni prima delle seduta. Quindi mai è stato rispettato il termine di 20 giorni di cui oggi si controverte, dunque mi sembra strano invocare il rispetto di una legge oggi quando, da amministratori, invece non lo si faceva (il riferimento a Battista, ndr). Al di là della questione che può sembrare un pretesto politico – aggiunge – va spiegato che in consiglio comunale non ho potuto partecipare alla riunione dei capigruppo perché ero impegnato in un tavolo in prefettura e proprio lì aveva avuto contezza che il termine era stato prorogato al 31 di maggio. Voglio anche ricordare che l’amministrazione comunale di Campobasso per la prima volta, in modo consecutivo, ha approvato il bilancio di previsione sempre nel rispetto nella legge cosa che non era mai accaduta nella storia di questo consiglio comunale da quando è stata approvata la nuova legge elettorale e l’aggiornamento del Tuel. Mi spiace che oggi si voglia far finta di nulla. Proprio per questo abbiamo ritenuto, assecondando un diritto delle minoranze, di dover far slittare la data, ma non è stata una marcia indietro, è stata solo la consapevolezza che il termine prorogato ci permetteva di blindare il bilancio e quindi evitare qualsivoglia tipo di problema all’amministrazione comunale di Campobasso e cittadini tutti».
Poi risponde sull’accusa di mancato rispetto dei ruoli dell’opposizione: «Fatta questa premessa voglio anche ricordare che, e non lo dice il sindaco ma lo dicono gli atti, noi abbiamo approvato tanti atti presentati dalla dall’opposizione. Ci mancherebbe altro, loro svolgono un ruolo istituzionale ispettivo e di controllo insieme ad ruolo propositivo e quando la maggioranza ritiene di dover condividere quello che viene proposto dall’opposizione viene approvato. Sono tantissimi gli atti che in questi due anni sono stati approvati anche con il voto della maggioranza a 5 stelle».

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