Salvatore ha 73 anni ma forza, passione, intraprendenza e dedizione da vendere. Quando decise di ripulire l’area che porta alle cascate – ora cuore pulsante dell’offerta turistica che ogni anno porta centinaia di visitatori nel piccolo centro della provincia di Isernia -, forse non immaginava di diventare (assieme ai giovani di Molise Action) il migliore biglietto da visita che si potesse mai immaginare. Tantissima fatica, mai rivendicata, per ripulire la zona dai rovi e dalle sterpaglie, per creare il percorso, per domare la natura che aveva preso il sopravvento e reso inaccessibile la zona che oggi si prepara ad affrontare l’arrivo dei primi turisti attesi già in questa settimana.
Di certo annoverabile fra le centinaia di turisti che ogni anno (l’anno scorso sono stati 6mila i censiti) raggiungono le cascate di Carpinone – dove un gruppo di volenterosi, i ragazzi di Molise Action appunto, dopo aver affiancato Salvatore in questo percorso di rinascita organizza visite, escursioni, passeggiate – anche la coppia che qualche giorno fa ha sostato con il camper per qualche ora in quel paradiso recuperato dall’incuria. Un posto che parla di Salvatore Campanella, della sua attenzione e sensibilità, dell’abnegazione. E cercavano proprio lui quei due coniugi. Forse per congratularsi con il 73enne per il quale gli anni sembrano trascorrere senza lasciare traccia, forse perché quello che fa è mosso dal rispetto per la natura, per l’ambiente e per la sua comunità. Dall’amore, incondizionato, verso chi arriva e si ferma e al quale vuole far trovare tutto al meglio.
Il suo è un posto di lavoro a tutti gli effetti ma non si timbrano cartellini. Le finestre sono aperte sul panorama, l’aria condizionata è quella naturale che si respira in quel luogo incantato, i quadri alle pareti sono i fiori, gli alberi, i raggi di sole che si tuffano nell’acqua.
Salvatore ama spassionatamente tutto quello che c’è da fare, senza mai tirarsi indietro e non ha mai saltato un giorno, soprattutto quando si avvicinano i periodi nei quali sono previsti turisti in visita. Ma quel giorno Salvatore non c’era. Un impegno personale.
La coppia lo ha aspettato, lo ha cercato e poi ha pensato di lasciargli un messaggio che oggi è stato affisso in bacheca perché racconta Salvatore pur senza conoscerlo. Perché è il luogo che parla al suo posto.
«Energia del passato», scrivono i due turisti, che non è quella della vecchia centrale idroelettrica ma proprio quella che anima Salvatore Campanella, con quella sua dedizione senza sosta.
«Di primo mattino quando ancora noi barbari non lo insidiamo lui, secchio dopo secchio, innaffia le sue piantine, raddrizza i girasoli, cura l’aiuola che corre a sinistra del camminamento che porta alla vecchia centrale e accudisce i fiori che ornano la piazzola con tavolo e panchina, allestiti sì per il suo piacere ma con la segreta speranza che qualcuno, tra noi turisti, oltre a notarli li apprezzi».
Un luogo reso magico anche dalla passione che anima Salvatore e i ragazzi dell’associazione che si sono impegnati così tanto da renderlo una tappa irrinunciabile del viaggio in Molise. Un paradiso che non può e non deve essere solo lo sfondo per un selfie, la fotografia per una stories da postare su Instagram perché, per appropriarsi dell’amore e dell’armonia del luogo, non bastano pochi scatti da condividere o esibire in chat rimarca l’anonimo scrittore.
Oggi i ruoli sono invertiti: è Salvatore che cerca la coppia di camperisti che lo hanno omaggiato con questo dono che custodisce perché davvero prezioso.
Chi lo ha scritto ha riconosciuto la sua impronta in quell’ambiente oggi ospitale e curato, ha capito che quei colori, quel rispetto sono l’energia del passato che si è fatta presente. Ha trascorso del tempo lì, ha assaporato quello che Salvatore vuole trasmettere, ha visto il Molise quello vero, che ha gli occhi sorridenti e le mani rugose che non sanno stare ferme.
ls