Chi immaginava di poter seguire i lavori del Consiglio comunale da remoto purtroppo dovrà farne a meno: nel corso della seduta dell’altro ieri, la proposta di consentire la diretta streaming delle sedute avanzata dal gruppo di minoranza “Carpinone per Passione” non è stata approvata. La maggioranza – come spiegano gli esponenti del gruppo che aveva lanciato l’idea di aprire le porte del Palazzo di Città attraverso questa possibilità (che è ormai consuetudine nella stragrande maggioranza delle amministrazioni pubbliche, complice anche la lunga emergenza Covid) – ha infatti votato contro sia alla proposta di adozione di un apposito regolamento sia alla mozione che impegnava il sindaco e la giunta a predisporre tutto quanto necessario a rendere possibile il servizio di trasmissione online dei lavori del consiglio. «La motivazione addotta per spiegare il voto contrario della maggioranza alla nostra proposta – spiegano i consiglieri di ‘Carpinone per Passione’ Andrea Petta ed Alessandra Martinelli – poggia sul fatto che, a detta del Sindaco, lo strumento della diretta streaming sarebbe inutile in quanto ogni cittadino ha già allo stato la possibilità di conoscere l’attività amministrativa del comune, consultando gli atti pubblicati all’albo pretorio, chiedendo lumi agli stessi amministratori e partecipando di persona alle sedute del consiglio che sono pubbliche. Affermazione quest’ultima davvero “coraggiosa” se si pensa che a pronunciarla è stato chi, appena un secondo dopo averlo detto, è stato costretto ad ammettere di non aver informato in alcun modo i cittadini su data e orari di convocazione dei consigli comunali da ottobre ad oggi!».
Uno strumento, quello della diretta streaming che come detto è ormai utilizzato dalla maggioranza delle amministrazioni pubbliche per quella che è una utilità evidente, che avrebbe «ampliato e facilitato la conoscenza delle dinamiche amministrative e del confronto dialettico in seno al Consiglio Comunale – rimarcano i consiglieri – magari sollecitando l’interesse dei cittadini per quello che accade o potrebbe accadere nella nostra comunità. Francamente ci saremmo aspettati una maggiore sensibilità per tematiche come queste da parte di chi si è riunito e presentato ai cittadini sotto la sigla “Trasparenza e partecipazione”».
Non è passata nemmeno la mozione (sempre del gruppo Carpinone per Passione) che impegnava il sindaco e la giunta ad esperire un’azione giudiziaria nei confronti del Consorzio Industriale di Isernia–Venafro allo scopo di far accertare e dichiarare in maniera definitiva la fuoriuscita del Comune dal consorzio, deliberata dal Consiglio Comunale di Carpinone il 30 novembre del 2019 ma che sembra non sia stata ‘recepita’ dall’ente consortile «che, nonostante il recesso – spiegano i consiglieri – continuano a ritenere il comune parte del consorzio». E proprio su questo punto gli animi, in Aula, si sono surriscaldati. Approvati all’unanimità la mozione che impegna il sindaco e la giunta a promuovere l’adozione di un regolamento per l’utilizzo della pagina Fb istituzionale del Comune, così da circoscrivere l’ambito e le modalità di utilizzo di tale strumento di informazione e divulgazione delle attività istituzionali dell’ente e lo schema di convenzione tra il comune di Carpinone ed altri 19 comuni, che consentirà di partecipare in forma associata (comune capofila Pesche) al bando per la rigenerazione urbana dei piccoli comuni.