Il tricolore al centro di una piazza gremita ha simboleggiato la grande emozione e l’onore che i molisani hanno tributato, oggi più che mai, ai caduti di tutte le guerre e alla tempra che ha sempre contraddistinto il popolo della piccola regione: il Guerriero sannita.
Pietrabbondante ha celebrato i 100 anni dalla posa della prima pietra di un monumento che racchiude in sé tanti aspetti. Il sacrificio di chi ha donato la vita per la Patria, la determinazione di chi non voleva arrendersi all’invasione, temi drammaticamente attuali che hanno indotto autorità e cittadini a riflettere.
E così il 2 ottobre 2022 diventa una data ancora più importante, portatrice di un messaggio di pace, quello al centro anche degli interventi che si sono alternati in piazza Vittorio Veneto, laddove si staglia il monumento altro circa tre metri, realizzato nel 1922 con 800 chili di bronzo dall’artista Giuseppe Guastalla, professore del Regio Istituto Superiore di Belle Arti di Roma, grazie ai fondi raccolti nel piccolo centro e alle donazioni dei cittadini che avevano dovuto lasciare Pietrabbondante, per emigrare in America. Un guerriero protetto da corazza ed elmo, che si difende con lo scudo e che attacca sguainando la spada. Un’opera di grande pregio, sul cui basamento sono impressi i nomi dei 23 cittadini caduti durante il primo conflitto mondiale e un’epigrafe scritta da Francesco D’Ovidio, filologo e critico letterario, candidato al premio Nobel per la letteratura.
Il sindaco Antonio Di Pasquo ha aperto gli interventi di una celebrazione sublimata dall’esibizione della Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri “Campania” e che, come annunciato dal comando provinciale dell’Arma di Isernia, è stata patrocinata dal Ministero della Difesa e dall’Arma dei Carabinieri.
valentina ciarlante

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