Tra le 21 opere strategiche, da Nord a Sud, che potranno godere di una decisa accelerazione su impulso del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Matteo Salvini c’è anche il Lotto Zero, da decenni al centro di una querelle finita anche all’attenzione del Tar Molise subito dopo l’insediamento, a Palazzo San Francesco, del sindaco Piero Castrataro.
Si tratta di interventi coinvolti nell’aggiornamento del Contratto di programma Anas e in totale, per le 21 opere strategiche, gli interventi complessivamente superano i 2 miliardi di euro. Per una buona parte saranno pubblicati i bandi di gara in tempo record, tra la fine dell’anno e gennaio 2023.
Unica opera che subirà una accelerazione in Molise, per un importo di 175 milioni di euro, il Lotto Zero che, come è noto, collega il bivio di Pesche (al km 181+500) della Statale 17 al Lotto 1 della Isernia-Castel di Sangro.
Alla fine del novembre 2021, il Comune di Isernia ha impugnato davanti al Tar Molise la proroga del provvedimento regionale di valutazione di impatto ambientale lamentando la sussistenza di gravi criticità «sulla realizzazione dell’opera sia sotto il profilo ambientale e paesaggistico, sia sotto quello economico e della reale utilità, nonché sotto quello procedurale». Il 26 gennaio, però, i giudici amministrativi hanno bocciato il ricorso in cui si chiedeva la sospensiva per i lavori del tratto dell’infrastruttura stradale. Il Comune ha presentato ricorso al Consiglio di Stato e il 10 maggio scorso la vicenda è stata chiusa, sotto il profilo giudiziario, perché è stato respinto l’appello cautelare a seguito della sentenza del Tar Molise che aveva rigettato la richiesta di sospensiva.
Il sindaco Castrataro, supportato anche dall’allora deputato 5s Antonio Federico, ha cominciato a ragionare dell’idea di ragionare, assieme ad Anas, di un percorso alternativo con un minore impatto ambientale: parallelo all’attuale tracciato, maggiormente pianeggiante e distante dalle sorgenti di San Martino. Così da consentire il raggiungimento di un duplice obiettivo: la salvaguardia delle riserve d’acqua cittadine ed un abbattimento rilevante dei costi, e anche dell’impatto ambientale dell’infrastruttura, derivante dall’eliminazione dal tracciato di viadotti e gallerie. L’accelerazione impressa dal ministero guidato da Matteo Salvini non sembrerebbe quindi contemplare alcun percorso alternativo.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.