E non si è fatta attendere la presa di posizione del gruppo consiliare di minoranza «Carpinone per passione» che, come detto, ha portato l’argomento all’attenzione dell’aula consiliare. I consiglieri Andrea Petta e Alessandra Martinelli rimarcano un particolare. La contemporanea diffusione delle immagini della cascata di Carpinone, proiettate sui megaschermi delle stazioni ferroviarie più frequentate d’Italia e che rimandano ad un luogo ‘accessibile’ e, di contro, la realtà: il sentiero chiuso, anzi «sbarrato alla meglio con una rete arancione da cantiere, con appesa, in maniera a dir poco approssimativa, una copia dell’ordinanza comunale che ne ha disposto la chiusura».
«Giusto mettere in sicurezza il sentiero che porta alla cascata, è quello che abbiamo sempre chiesto. Ci si arriva in ritardo, ma meglio tardi che mai – commentano dal gruppo consiliare – ma ci sono almeno un paio di considerazioni da fare. Possibile che una volta disposta la chiusura del sentiero non si sia provveduto a dare alcun tipo di informazione ai cittadini ed ai tanti turisti, i quali, complice anche le belle giornate e le temperature gradevoli di questi giorni di festa, sono giunti nel nostro paese per visitare le nostre cascate e che, nell’incredulità assoluta, hanno trovato l’accesso sbarrato alla cascata più nota, suggestiva e visitata? Il tutto dopo aver fatto magari chilometri di macchina e diverse centinaia di metri a piedi per raggiungere la località in questione? Non un comunicato stampa, non un avviso sulla pagina Facebook del Comune, non un semplice cartello nelle piazze del paese per avvertire cittadini e turisti dell’impossibilità di visitare almeno una delle nostre cascate! Molte le lamentele e i commenti negativi dei turisti sulla mancanza di informazione e sull’incuria dei luoghi sbarrati alla bell’e meglio.
I feedback negativi ed il passaparola, in questo caso, possono avere un effetto devastante e rovinare quanto di buono e faticosamente realizzato dalle associazioni e dai volontari del paese.
Inoltre, bene l’intenzione di mettere in sicurezza il sentiero, ma che tipo di intervento si sta per realizzare? Sarà sufficiente a garantire effettive condizioni di sicurezza una volta eseguito?
No, perché più di un dubbio in proposito viene a leggere il provvedimento: non viene in alcun modo specificato su cosa in concreto si intende intervenire né si fa riferimento ad un qualche tipo di progetto o di elaborato tecnico di messa in sicurezza agli atti del Comune che sia oggetto dei lavori affidati.
In compenso viene indicato l’importo di detti lavori che ammonta, udite bene, a soli 2mila 928 euro comprensivi di Iva.
Tutti conosciamo i luoghi in questione comprese le criticità del sentiero, per questo una domanda sorge spontanea: che messa in sicurezza si riuscirà a fare con 2mila 400 euro di lavori?
Ma soprattutto, che fine ha fatto il progetto di messa in sicurezza commissionato ormai due anni or sono e finanziato con 120mila euro di fondi comunali stanziati sul bilancio 2020?
Esiste una minima speranza che, dopo 3 anni dall’esplosione del movimento turistico legato alle cascate, la prossima stagione estiva possa aprirsi con un sito sicuro e dato in gestione a chi riesca a curarne al meglio la manutenzione, il decoro e lo sviluppo, così facendo il bene del nostro paese?»