Dopo il caos sulla Statale 17, le centinaia di automobilisti rimasti intrappolati per ore lungo il tratto del valico di Castelpetroso, le ovvie, conseguenti e anche legittime proteste suscitate dall’emergenza vissuta su un tratto viario che notoriamente richiede maggiore attenzione in condizioni meteo largamente preannunciate come da allerta emanato dalla Protezione Civile, l’Anas corre letteralmente ai ripari. Anche a seguito – è evidente – della ‘tirata d’orecchie’ arrivata dalla Prefettura di Isernia che, con garbo, ha evidenziato come avrebbero dovuto e potuto essere adottati provvedimenti preventivi in considerazione della particolare altitudine, del tratto stradale rischioso e delle previsioni che annunciavano accumuli nevosi da giorni.
E così con l’ordinanza numero 3 del 2023, l’Anas ha interdetto al transito dal comune di Pettoranello a quello di Bojano, ovviamente in caso di neve o strada ghiacciata, i veicoli aventi massa superiore alle 7,5 tonnellate. Ordinanza che dispiega i suoi effetti da ieri e resterà in vigore fino al 15 aprile. Che ha validità anche al di fuori di questo lasso temporale in occasione di eventi meteorologici di tale genere e che si intende tacitamente rinnovata ogni 15 novembre.
E potevano pensarci prima, avranno pensato gli automobilisti, i pendolari, gli autotrasportatori rimasti chiusi in macchina per ore, nell’attesa che qualcuno dicesse loro cosa fare e soprattutto spiegasse come mai perché erano fermi in strada, incolonnati per chilometri senza nessuno che li avesse fermati prima evitando così l’ingorgo infernale.
Nel dettaglio, si legge nella stessa ordinanza, il divieto di transito sulla Statale 17 interessa «il tratto dal km 182+000 al km 207+169, dal comune di Pettoranello del Molise al comune di Bojano, su tutte le corsie a partire dalle ore 8 del 26 gennaio 2023 fino alle ore 24 del 15 aprile 2023.
Interesserà tutti veicoli che trasportano merci con massa complessiva superiore a 7,5t. in caso di neve o di strada ghiacciata. Tale obbligo ha validità, anche al di fuori del periodo previsto, in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio (freezing rain). La presente ordinanza, in assenza di specifica revoca, si intende espressamente valevole e rinnovata a partire dal 15 novembre di ciascun anno e fino al 15 aprile di ciascun anno successivo.
Restano esclusi dagli obblighi della presente ordinanza – viene specificato – i mezzi di soccorso e di protezione civile, il servizio trasporto collettivo pubblico e privato nonché quelli circolanti per l’effettuazione delle attività manutentive antighiaccio e sgombero neve stradale.
L’apposizione della segnaletica indicante l’inizio del divieto di transito, in caso di neve o di strada ghiacciata, ai veicoli di massa superiore a pieno carico superiore a 7,5 t, sarà installata e mantenuta in perfetta efficienza dal rispettivo Centro di Manutenzione “A”».
L’ordinanza verrà resa nota all’utenza in transito mediante installazione di apposita segnaletica. Ovviamente è stata trasmessa ai soggetti istituzionali interessati: dalla Prefettura alla Provincia, dalle forze dell’ordine ai Comuni.
L’Anas quindi corre ai ripari «a babbo morto» dopo l’emergenza causata – con molta probabilità ma mai comunicata ufficialmente – una settimana fa, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, dall’intraversamento all’altezza di Pettoranello di una bisarca: il mezzo pesante – non è chiaro se dotato di pneumatici antineve o meno – finito di traverso sulla carreggiata ha di fatto ostruito il transito anche ai mezzi spartineve. Ma il transito non sarebbe stato deviato su viabilità alternativa: le auto da e per Isernia si sono immesse sulla Statale senza sapere che avrebbero di fatto alimentato una coda chilometrica di auto, camion e autobus. Un inferno senza via d’uscita perché ad un certo punto è stato impossibile andare avanti o tornare indietro. E chi ha potuto fare retromarcia, ha scelto la viabilità alternativa (gestita dalla Provincia di Isernia) ed è riuscito a raggiungere – di certo non facilmente perché comunque era in atto una copiosa nevicata – la destinazione in tempi decenti. In tantissimi hanno scelto di fermarsi a dormire ad Isernia nell’attesa che la strada fosse transitabile. In centinaia però hanno impiegato sei ore per percorrere i 60 chilometri che separano il capoluogo di provincia dal capoluogo di regione su un’arteria stradale, e anche questo va detto, lungo la quale hanno incrociato pochi mezzi spartineve e nessun filtro che li fermasse per avvisarli. Non sono ipotesi, queste, ma il racconto dettagliato – e anche arrabbiato – di chi era in fila, di chi è rimasto bloccato per ore da una nevicata che di eccezionale aveva ben poco come i molisani sanno bene.
«La Strada Statale n. 17 “dell’Appennino Abruzzese ed Appulo Sannitico” costituisce in ambito
regionale, una delle principali arterie viarie di collegamento tra i territori della Provincia di Isernia e la Provincia di Campobasso – si legge nell’ordinanza numero 3 del 2023 – ricoprendo un ruolo di primaria importanza non solo trasportistico ma anche per le attività di soccorso e di Protezione Civile delle popolazioni e dei centri abitati serviti; su tale arteria, come verificatosi in passato, si configura un rischio reale di interruzione del transito, in particolare tra Pettoranello del Molise e Bojano, tratto fra le chilometriche 182+000 e 207+169, dovuto all’intraversamento dei mezzi pesanti laddove gli stessi dovessero avventurarsi senza l’utilizzo di gomme da neve o catene in occasione di eventi nivologici; l’eventuale stallo dei veicoli pesanti in carreggiata determinerebbero il blocco del collegamento viario e l’impossibilità per Anas di garantire le attività di sgombraneve con conseguente grave riduzione dei livelli di sicurezza del traffico. Per le sopra descritte motivazioni deve essere garantita e salvaguardata la percorribilità della citata viabilità statale anche in condizioni di meteo avverse, con particolare riferimento alle precipitazioni nevose.
La situazione descritta – si legge ancora – è stata rappresentata da Anas ed esaminata al tavolo del Comitato Operativo per la Viabilità istituito presso la Prefettura di Isernia in data 23 gennaio 2023; che in tale sede gli stessi organi di Polizia Stradale hanno condiviso l’opportunità di porre in essere, ogni utile iniziativa di carattere tecnico ed amministrativo finalizzata a consentire la fruizione della
fondamentale infrastruttura stradale costituita dalla SS 17 al fine di garantire la migliore percorribilità possibile anche per l’attuazione di interventi emergenziali e di protezione civile che dovessero rendersi necessari a favore delle popolazioni servite lungo il tracciato ritenendo la necessità di procedere all’emanazione di specifica ordinanza comportante il divieto di transito, in caso di neve o strada ghiacciata, per i veicoli aventi massa superiore alle 7,5 tonnellate».
Evidente che il ragionamento dell’Anas non faccia una piega, come è evidente che l’inferno vissuto sulla Statale 17 avrebbe potuto essere evitato se l’ordinanza fosse stata emanata prima della nevicata, come detto prevista e largamente annunciata.
Perché tutto quanto rammenta l’Anas non ha nemmeno bisogno del verbo al condizionale: è tutto già accaduto e, ultimo ma non per ultimo, e poteva essere ampiamente previsto.
Ma meglio tardi che mai…
ppm