Ricorre alle maniere forti il sindaco Colitti, dopo gli eventi meteorologici eccezionali del 16 e 17 gennaio scorsi che hanno letteralmente travolto gran parte del territorio comunale. Il fiume Carpino esondato in più punti, la strada provinciale e la Piana allagate, danni a colture e abitazioni, agli insediamenti produttivi. Dopo i lavori in emergenza di ripristino degli argini maggiormente a rischio, con l’ordinanza numero 2 del 31 gennaio, il primo cittadino ha intimato la pulizia e la manutenzione dei canali di scolo in aree agricole e urbane per la tutela della sicurezza pubblica e per prevenire fenomeni di allagamento sul territorio comunale.
In pratica, il sindaco Pasquale Colitti ordina «ai soggetti privati e pubblici proprietari e/o conduttori e/o utilizzatori a qualsiasi titolo, frontisti degli scoli o fossi di scolo, lungo tutta la sua estensione ricadente nelle località “Piana” e “Pantaniello” del territorio del Comune di Carpinone, ciascuno per la propria quota territoriale, di attivarsi nell’immediatezza, con ultimazione del ripristino naturale dello stato dei luoghi entro 15 giorni». Inoltre è vietato depositare sul suolo pubblico ogni materiale dalla pulizia e manutenzione di fossi e canali, procedere alla pulizia di fossi attraverso incendio della vegetazione e uso di diserbanti e disseccanti, realizzare movimenti terra, scavi, fossati, muri, pavimentazioni e altri lavori non regolarmente autorizzati e controllati che possano pregiudicare il naturale deflusso delle acque nel fondo e/o provocare dissesti o fenomeni di instabilità dei terreni, accumulare nei fondi materiale di sfalcio o potature che va smaltito nel rispetto della normativa vigente.
Il sindaco ricorda che già all’inizio di agosto, a seguito di sopralluoghi, si era palesato il potenziale e concreto pericolo alla pubblica incolumità conseguente allo stato di incuria e alla totale assenza di manutenzione dei canali di scolo della Piana di Carpinone. Ovviamente, i fenomeni meteorologici estremi che hanno interessato il territorio, ai quali si è aggiunta l’incuria e l’assenza di manutenzione, non hanno potuto far altro che provocare allagamenti e fenomeni erosivi.
L’obiettivo dell’ordinanza è quello di prevenire il rischio idrogeologico nel territorio comunale attraverso il corretto deflusso delle acque meteoriche tramite il mantenimento di una idonea rete di regimazione e mediante l’adozione di tutti gli accorgimenti «atti alla limitazione dell’erosione del suolo e di possibili ostruzioni dell’alveo fluviale, situazioni foriere di possibili esondazioni e quindi pericolo per la pubblica incolumità».
Per raggiungere tale obiettivo, è necessario «rimuovere tutte le cause sopravvenute e contrarie al regolare decorso della corrente idrica con la pulizia del fosso, delle sponde e di ogni altra opera posta ad ostacolo del deflusso delle acque ed in particolare sedimenti naturali, arbusti e vegetazione depositati lungo i canali e fossi di scolo delle acque». In considerazione del fatto che la vulnerabilità del territorio è spesso «aggravata dalla scarsa, inadeguata o assente manutenzione da parte dei frontisti dei terreni, ricadenti sul percorso dei corsi d’acqua che, in occasione di precipitazioni piovose, non defluiscono liberamente poiché, trasportando vegetazione e detriti, ostruiscono le naturali vie di deflusso delle acque, provocando allagamenti e instabilità del suolo, determinando, pertanto, disagi e situazioni di fatto, potenzialmente pericolose». Una urgente e efficace azione di prevenzione non può prescindere dall’adozione di provvedimenti mirati alla tutela della pubblica incolumità, imponendo quindi tutte le iniziative ritenute idonee
ad assicurare il normale deflusso delle acque, rimuovendo tutto ciò che potrebbe costituire o favorire un pericolo di frana o allagamento. E di conseguenza un immediato risultato è raggiungibile ordinando ai proprietari dei terreni lambiti da canali o fossi di scolo insistenti nelle località Piana di Carpinone e Pantaniello, la costante manutenzione. Chi non osserverà l’ordinanza, sarà sanzionato con una multa da 25 a 500 euro che però non eviterà l’obbligo di eseguire i lavori.