Sale l’allarme sulla paventata possibilità che il servizio del 118 di Frosolone venga di qui a qualche ora nuovamente demedicalizzato.
Primo Piano Molise se ne è occupato nell’edizione di domenica ed oggi la consigliera regionale del Pd, Micaela Fanelli, appena riconfermata nell’assemblea di Palazzo D’Aimmo – nell’attesa della proclamazione degli eletti e quindi della piena operatività del consesso – torna su quello che definisce «un tema cruciale per la nostra regione che riguarda la riorganizzazione del comparto sanitario su cui al nuovo presidente chiedo un impegno massimo e, soprattutto, di riuscire a mantenere le promesse fatte ai molisani.
Perché oggi – commenta l’esponente dem – tornano a essere nuovamente tangibili le preoccupazioni per la demedicalizzazione di alcune postazioni del 118. L’allarme questa volta arriva direttamente da Frosolone dove si apprende che, in base ai turni inviati dall’Asrem ai medici, la postazione, dal prossimo primo luglio, potrebbe fare a meno del medico, lasciando a bordo dell’ambulanza solo un infermiere, un autista e un soccorritore.
Questo nel concreto significa rallentare la macchina del soccorso dato che, nei casi più gravi, bisognerà attendere l’auto medica da Bojano, Isernia o Campobasso».
Un film già visto, purtroppo, e non molto tempo fa. La medesima situazione, infatti, si è palesata in tutta la sua gravità solo nello scorso mese di marzo con le legittime proteste dei sindaci dei comuni di Frosolone, Macchiagodena, Bagnoli del Trigno, Sant’Elena Sannita, Civitanova del Sannio (per quanto attiene la provincia di Isernia), Duronia, Torella del Sannio e Molise (per quella di Campobasso). All’inizio di maggio, poi, la notizia che almeno fino al 30 settembre il 118 di Frosolone avrebbe avuto il medico a bordo, dalle 8 alle 20. Ma non sembra che sarà così.
«Si tratta di un’ipotesi che va assolutamente scongiurata – rilancia con forza Micaela Fanelli – perché è impossibile pensare che in Molise ci possano essere zone in cui non venga più garantito il diritto alle cure e al primo soccorso.
Parliamo di territori in cui è fondamentale ripristinare la rete dei servizi, per prima cosa quella sanitaria e socio assistenziale, così come prioritario deve restare il potenziamento della rete viaria e delle infrastrutture. A partire dalla Fresilia su cui il governo regionale, in questi cinque anni, ha contraddetto tutto ciò che andava fatto.
Luoghi per i quali bisognerà agire in fretta, ma soprattutto agire bene, dopo i numerosi disastri compiuti dal centrodestra che sono ancora sotto gli occhi di tutti. A partire da quello dell’avviso del servizio di 118 tutto da rifare, proprio come ha stabilito il Tar Molise che, a seguito del ricorso di molte associazioni, ha annullato in parte gli atti dell’Asrem relativi al nuovo bando per l’affidamento in convenzione del servizio di trasporto sanitario di emergenza-urgenza.
Eppure – riflette l’esponente del Pd – come si ricorderà in Consiglio giace un impegno dello scorso 20 luglio 2021 quando, l’Aula all’unanimità, votò la mozione che presentai nel tentativo di trovare soluzioni alla morte per consunzione di organico del 118, che già allora portò a demedicalizzare e accorpare diverse postazioni, con tutti i relativi disagi e pericoli per gli utenti.
D’intesa con diverse associazioni che gestiscono il servizio, ben due anni fa, in Aula proponemmo infatti un atto per tentare di tamponare nell’immediato il problema, individuando in una riforma del SET 118 Molise da regime in convenzione a servizio di competenza della Asrem, con relativa assunzione in organico del personale del 118. Una riforma che sarebbe dovuta andare di pari passo al nuovo POS e che, in altre regioni, ha rappresentato una strada già intrapresa per rendere più appetibile l’incarico per medici, infermieri e soccorritori, migliorando e professionalizzando ancor di più questo servizio salvavita. Una proposta, purtroppo, mai attuata da chi ha volutamente scelto di andare in un’altra direzione che ha condotto ai risultati che tutti conosciamo. Ecco perché allora, raccogliendo le tante preoccupazioni dei cittadini, torno a lanciare l’allarme su una questione che va affrontata al più presto, chiedendo a chi governerà la Regione impegno, competenza e in modo particolare la volontà di risolvere davvero i problemi più urgenti che affliggono il nostro Molise».

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