L’ammonimento è solenne e del resto proviene dal vescovo della Diocesi di Isernia Venafro. Che si rivolge ai fedeli che magari hanno intenzione di partecipare ad una celebrazione del «presunto patriarca della Chiesa Vetero Cattolica Fidelitas», che dovrebbe tenersi il 4 ottobre nella piazza antistante il Comune di Rocchetta al Volturno.
Attenzione, il senso dell’ammonimento del vescovo Cibotti, il sedicente ministro non appartiene alla Chiesa Cattolica e non è in comunione con essa. Quindi, chi dovesse partecipare a tale celebrazione o ad altra pratica di culto, sia in questa occasione che in altre, rischia di incorrere nel delitto di scisma e di conseguenza nelle pene previste dalla normativa canonica. E cioè la scomunica latae sententiae.
La vicenda scuote il piccolo centro della Valle del Volturno dove, da qualche giorno, sono comparse locandine «a firma di un non meglio precisato segretario – scrive il vescovo Cibotti in una comunicazione ufficiale del 29 settembre 2023, il decimo anno del suo servizio episcopale – che annunciano una messa che sarà celebrata nel tardo pomeriggio del 4 ottobre prossimo».
L’ammonimento del vescovo si rende necessario perché i fedeli sappiano che non dovranno lasciarsi coinvolgere o partecipare a tali pratiche: la comunicazione di Cibotti è stata affissa nelle bacheche di tutte le chiese della diocesi e sarà spiegata dai sacerdoti della Forania del Volturno al termine di tutte le messe che si svolgono oggi. «A tutti i fedeli – scrive il vescovo – è richiesta l’obbedienza e il rispetto di questa ammonizione, per la cura della propria anima e per salvaguardare l’unità della Chiesa».
Una vicenda molto simile è successa nel Frusinate nel febbraio del 2019. Intanto, il patriarca che dovrebbe celebrare il prossimo 4 ottobre a Rocchetta, dal 2021, è Maurizio Raimondo. Classe 1972, di origini casertane, «è un prete – come spiegano sul sito della Chiesa Vetero Cattolica Fidelitas – ma non appartiene né alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana né tanto meno alla Santa Chiesa Russa». I contorni della vicenda si fanno più chiari attraverso un articolo pubblicato nel 2019 su Linkiesta. Ma chi è Maurizio Raimondo, il sedicente patriarca?
«Un personaggio singolare, non appartenente alla Chiesa Cattolica che però celebra messa nelle case, veste da sacerdote e vanta contatti con Renato Raffaele Martino, il noto cardinale anti Bergoglio, tra i sostenitori dei “dubia” sulla esortazione apostolica Amoris Laetitia e soprattutto tra i fautori dell’accademia teocon di Steve Bannon nell’antica Certosa di Trisulti a Collepardo».
E proprio dal Vaticano, è arrivata l’ammonizione di scomunica per chiunque lo segua visto che una situazione simile (ma non identica) ha infiammato anche il Frusinate. Allora, era il mese di gennaio del 2019, «in tutte le chiese della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo – si legge su Linkiesta – viene affissa una ammonizione formale con cui il vescovo minacciava di scomunica coloro che seguono le celebrazioni di un “sedicente ministro non appartenente alla Chiesa cattolica né in comunione con Essa”, senza citare direttamente Raimondo, ammonendo chi frequenta le sue pratiche di culto non in “comunione con la Chiesa Cattolica”, perché “se ne allontanino ed evitino che, persistendo nell’errore, incorrano nel delitto di scisma, e di conseguenza nelle pene previste dalla normativa cattolica per tale delitto, in particolare la scomunica”. Insomma, nonostante vada in giro “vestito da prete”, con camicia scura, collarino bianco e paramenti liturgici, Maurizio Raimondo non farebbe parte di alcuna delle diocesi della Chiesa Cattolica, né avrebbe quindi alcun permesso a celebrare messa e ad amministrare i sacramenti. Martino, insieme a Raymond Burke, capofila dell’opposizione a Papa Francesco, è anche tra i principali sponsor dell’Accademia sulla bioetica del Dignitatis Humanae Institute, l’istituto che ha preso in concessione la Certosa di Trisulti, quella che dovrebbe diventare l’incubatrice del sovranismo mondiale ispirato al pensiero politico di Steve Bannon per la formazione dei sovranisti di domani. Quello stesso Bannon, ex consigliere di Donald Trump, che ha attaccato più volte Papa Francesco definendolo “deplorevole” perché responsabile di “annacquare l’insegnamento cattolico”, di avere posizioni di apertura sui migranti e di critica sui movimenti populisti».
La domanda adesso è: perché il sedicente patriarca viene in Molise?