La battaglia non si ferma nemmeno a Natale: continua l’azione di pressing del Coordinamento No Pizzone II, nato per mettere insieme le diverse anime e contrastare, con una voce sola la realizzazione della centrale idroelettrica di ripompaggio delle acque degli invasi di Montagna Spaccata e Castel San Vincenzo.
Il primo progetto Enel, presentato il 7 agosto scorso, è ormai superato: ce ne è un altro, anche se ancora non sarebbe stato avviato alcun iter (almeno a giudicare dagli albi pretori dei Comuni interessati e dall’apposita sezione del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dove è ancora visibile il primo).
Questo secondo progetto, redatto da una società diversa, secondo quanto dichiarato dai funzionari di Enel che hanno incontrato le amministrazioni di Castel San Vincenzo e Pizzone, avrebbe recepito le centinaia di osservazioni – tutte di segno negativo – che si sono abbattute sulla prima ipotesi progettuale, protocollate nella finestra temporale stabilita per legge (30 giorni dall’avvio dell’iter, scaduti il 6 settembre scorso).
Ma, per il Coordinamento per il No, non c’è nuovo progetto che tenga: quella centrale non s’ha da fare, né ora né mai.
La pensano diversamente gli amministratori di Pizzone, ad esempio: il sindaco, a Primo Piano Molise, dopo aver incontrato i funzionari Enel e aver visionato (senza la presenza dei delegati del Coordinamento) alcune slide attinenti al nuovo progetto, si è detto interessato all’ipotesi, anche perché come ha spiegato il primo cittadino senza alcun filtro, le opere compensative che sarebbero realizzate sul territorio, avrebbero un certo e positivo impatto, sulla qualità della vita e sul futuro del piccolo centro che è parte del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Insomma, se la centrale dovesse realizzarsi, per Pizzone potrebbe essere la classica boccata d’ossigeno di fronte alla scarsità delle risorse a disposizione.
Da Castel San Vincenzo, lamentano i componenti del Coordinamento, non è arrivato alcun riscontro a seguito dell’incontro con i funzionari Enel. Riunione alla quale, a fine novembre, gli attivisti per il no hanno però partecipato, al contrario di quanto avvenuto a Pizzone.
Pressing del coordinamento, quindi, sull’amministrazione del comune di Castel San Vincenzo, «unica – spiegano gli attivisti – a non aver ancora espresso il proprio parere sulla proposta avanzata dal gruppo energetico e Comune che, tra quelli coinvolti dalla nuova centrale, pagherebbe lo scotto più alto in termini di fruibilità turistico- ricettiva del lago».
Ufficialmente, sempre scorrendo gli albi pretori dei Comuni interessati dal progetto, non vi sono deliberazioni in merito. Né a Castel San Vincenzo né a Pizzone.
Il coordinamento, quindi, attraverso una lettera aperta, si rivolge proprio alla sindaca Marisa Margiotta che, «sebbene abbia più volte ascoltato le ragioni del coordinamento e delle varie associazioni che hanno espresso la propria contrarietà a Pizzone II, e che, in un primo consiglio comunale aveva votato il no alla prima versione del mega impianto, non ha ancora detto chiaramente cosa intende fare. Nelle scorse settimane – ricordano dal Coordinamento – sono giunte da più parti mozioni avverse, in ultimo quella del Consiglio comunale di Isernia, che ha sottolineato la totale incompatibilità del progetto con la vocazione turistica dei nostri territori. Suscita particolare preoccupazione il silenzio dell’amministrazione di Castel San Vincenzo rispetto alla valutazione del progetto rivisitato sulla base delle modifiche annunciate da Enel e solo sommariamente illustrate in occasione dello scorso incontro avvenuto il 28 novembre.
Con questa lettera vogliamo rimarcare – continuano – le ricadute negative e irreparabili che l’opera andrebbe a determinare sugli ecosistemi e sul territorio coinvolti, sul lago di Castel San Vincenzo, sull’economia locale e sulle prospettive di sviluppo future dell’intera area».
Primo Piano Molise, ieri pomeriggio, ha contattato la sindaca Margiotta. «Non conosco il testo della lettera aperta, qui in Comune non è stata protocollata – ha argomentato con gentilezza la prima cittadina di Castel San Vincenzo -. Ovviamente, per poter commentare devo almeno leggerla prima». E rispetto al progetto nuovo di Pizzone II, all’accusa di non aver espresso alcun parere, la sindaca ha rimarcato: «ma se non ho visto nemmeno il secondo progetto, come faccio ad esprimermi?».