Saranno giorni di sperimentazione e monitoraggio delle tempistiche di transito dei veicoli, quelli che si frappongono tra il vertice che si è svolto in Prefettura a Isernia tra istituzioni, forze dell’ordine e associazioni di categoria, e le prossime settimane. Solo dopo questa fase di rodaggio, dunque, potrebbero essere rivalutate le misure da intraprendere, e – come anticipato nei giorni scorsi – non si esclude l’installazione di un semaforo intelligente in grado di rilevare la presenza di code e regolare di conseguenza la durata del rosso. E non si esclude che i lavori in galleria possano proseguire anche durante le ore notturne, in modo tale che il periodo di chiusura dell’infrastruttura ne risulti praticamente dimezzato: da sei mesi a circa 90 giorni.
All’incontro che si è svolto al Palazzo di Governo hanno partecipato anche i vertici della Provincia pentra, dell’Anas e del sindacato Assotir. Intanto, secondo molti dei presenti al summit – tra cui lo stesso presidente regionale di Assotir, Giuseppe Doganieri – la prima giornata di senso unico alternato ha causato disagi limitati dovuti anche a una serie di concause, come la coincidenza con il primo giorno di scuola ma anche il rientro delle ferie.
«Dobbiamo vedere come si assesta il fenomeno, perché se la sosta dovesse essere troppo lunga va riconsiderata la situazione – ha aggiunto il segretario nazionale di Assotir, Claudio Donati -. Se invece il sacrificio è contenuto in pochi minuti, come categoria siamo pronti a fare questo sacrificio perché l’obiettivo finale è quello di dare maggiore sicurezza a tutti».
Bisognerà attendere dunque alcuni giorni prima di poter tracciare un primo bilancio degli effetti causati dai lavori che interesseranno la galleria ‘Serre’ fino al prossimo febbraio.
«È una fase di rodaggio – ha affermato il prefetto Franca Tancredi -, per questo ci siamo aggiornati a 10/15 giorni per verificare se la situazione dovesse cambiare. Laddove non si dovesse verificare un cambiamento, in corso d’opera potrebbero esserci degli aggiustamenti, e verrà data un’ulteriore comunicazione riguardo a quelle che sono le strade alternative percorribili da parte del traffico leggero più che da parte del traffico pesante, anche se è emerso che in provincia i locali conoscono già le alternative per raggiungere la propria destinazione».
Insomma, una situazione in divenire quella che riguarda i lavori che interessano i km 4 e 6 della Fondo valle Trignina, per cui potrebbero cambiare le soluzioni adottate finora qualora i disagi dovessero peggiorare o protrarsi a lungo.

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