Sono decine le segnalazioni che giungono quotidianamente per quanto riguarda la situazione che da oltre un mese gli automobilisti vivono sulla Fondovalle Trignina, nei pressi della galleria Serre, dove il traffico è regolato da un senso unico alternato e da un semaforo, per via dei lavori di ammodernamento del tunnel in corso. Lavori che si protrarranno fino a febbraio 2025: sul tema, è intervenuto il consigliere regionale Andrea Greco, che si è recato direttamente sul posto per denunciare il disservizio «che si ripercuote sui lavoratori, sui pendolari, su chiunque debba transitare per questa strada, ma anche sui mezzi di soccorso, per cui ad oggi non esiste alcun protocollo che consenta di evitare la sosta forzata» – spiega Greco in una diretta Facebook.
«Tutto questo è semplicemente inaccettabile, anche perché le soluzioni per limitare i disagi, accorciare i tempi del cantiere ed evitare rischi per la salute esistono, ma a quanto pare sono cadute nel vuoto politico di chi ricopre ruoli di vertice e su queste decisioni dovrebbe assumere una posizione chiara nell’interesse della collettività.
Immaginate una persona colta da infarto in alto Molise che, nel tragitto verso l’ospedale, è costretta a fermarsi davanti a un semaforo con una fila interminabile di veicoli davanti – prosegue -. Questo non è solo un disservizio, ma rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica. Non si può accettare che, anche in caso di patologie tempo-dipendenti, i mezzi di soccorso debbano fermarsi o deviare il percorso verso Campobasso, allungando ulteriormente i tempi di intervento, visto che la corsia dove sono in corso i lavori è bloccata dai mezzi e dal materiale del cantiere.
Eppure, nonostante le segnalazioni e le evidenti criticità, registriamo un silenzio assordante. Ad esempio da parte del Presidente della Provincia di Isernia, che si è interessato alla questione solo nelle fasi iniziali, o da parte dell’Assessore regionale alle infrastrutture che a quanto pare ha perso il controllo della viabilità, visto che i Fondi di sviluppo e coesione sono stati praticamente affidati alla Provincia per la gestione di vari interventi.
In tutta Italia, in cantieri analoghi, l’Anas lavora notte e giorno, inclusi i festivi – afferma -. Qui, invece, i lavori si svolgono solo durante il giorno, prolungando così l’agonia di un intero territorio fino a febbraio 2025, se tutto dovesse filare liscio. Ma si sa, accade spesso che in Italia i tempi si dilatino all’inverosimile. Per questo bisogna fare tutto il possibile affinché si riducano sensibilmente i tempi dei lavori, che vuol dire ridurre i disagi e restituire dignità ai cittadini e alle imprese che ogni giorno percorrono questa strada.
Questo stato di cose è inaccettabile, e sorprende l’assenza di una reazione adeguata da parte delle istituzioni competenti, tra cui i presidenti di Provincia e Regione, e i sindaci di zona. Scriverò al Prefetto, ai vertici di Anas e al Presidente della Provincia di Isernia, oltre a portare il tema in Consiglio regionale – annuncia -. Invito i cittadini a continuare a far sentire la propria voce. Non possiamo accettare che un’intera provincia venga tagliata in due, per mesi. La sicurezza e la qualità della vita non possono passare in secondo piano».

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