La proposta di aggregare la provincia di Isernia all’Abruzzo avanza verso il referendum, con il numero di firme necessarie ormai quasi raggiunto. È quanto emerso durante un recente incontro pubblico, organizzato dall’Auser nella sala gialla del palazzo della Provincia, dove il presidente del comitato promotore, Antonio Libero Bucci, ha aggiornato i cittadini sullo stato della raccolta firme.
«Siamo a pochi passi dal traguardo – ha dichiarato Bucci -. Abbiamo quasi 5000 firme, mancano ormai appena una decina di sottoscrizioni. Puntiamo a raccoglierne alcune centinaia in più per sicurezza, così da evitare eventuali annullamenti. Una volta superata la soglia, le firme saranno consegnate alla Provincia di Isernia, che le invierà alla Corte di Cassazione per il controllo di legittimità. Se tutto sarà conforme, verrà indetto il referendum» – ha aggiunto.
Intanto, l’adesione popolare al progetto è cresciuta, con la proposta di un’aggregazione amministrativa con l’Abruzzo che ha man mano coinvolto la cittadinanza. «Ci siamo trasformati da un piccolo gruppo di persone interessate in un movimento di massa – ha spiegato Bucci -. Questo dimostra quanto il tema sia sentito e condiviso».
Bucci ha poi posto l’accento sul fatto che i numeri esigui della popolazione molisana stiano influenzando negativamente la qualità dei servizi pubblici. La mancanza di risorse rende difficile il mantenimento di servizi efficienti e a costi sostenibili, come osserva Bucci: «Con il gettito fiscale che abbiamo non riusciamo a coprire i costi dei servizi, il che porta a due possibilità: tagli ai servizi o aumento delle aliquote fiscali per tentare di compensare il deficit».
Anche il presidente dell’Auser di Isernia, Franco Capone, ha evidenziato come la raccolta di oltre 5000 firme – superiore al 10% della platea elettorale – segnali un malessere sociale che merita attenzione. «C’è una sezione della popolazione che sente l’esigenza di una discussione profonda – ha affermato Capone -. Come associazione impegnata nel sociale, l’Auser si sente in dovere di promuovere il dibattito e di coinvolgere le forze politiche e culturali su questo tema di grande impatto per il futuro della provincia».
Potrebbero arrivare quindi tra non molto dei risvolti concreti in merito alla richiesta di referendum proposto dal Comitato che spinge per l’aggregazione della provincia pentra all’Abruzzo: non resta che attendere la conclusione della campagna per la raccolta firme e quindi la valutazione degli organi competenti per scoprire se il referendum si farà o meno. Dopodiché – in caso di via libera – saranno tutti i cittadini a doversi esprimere nelle urne.
Franco Capone (foto di Pino Manocchio)