Come era già stato di fatto anticipato illo tempore, la battaglia per il Piano di dimensionamento scolastico che nei mesi scorsi ha visto decretare la soppressione – tra le altre – della dirigenza dell’Istituto Molise Altissimo di Carovilli, si sposta ora dal piano politico a quello prettamente legale.
Il Comune di Carovilli ha infatti presentato ricorso al Tar Molise impugnando la decisione del Consiglio regionale del Molise di sopprimere la dirigenza scolastica dell’Istituto in provincia di Isernia, così come previsto appunto nel Piano di dimensionamento scolastico 2025-2026.
«Crediamo – ha dichiarato il sindaco Simone Nuosci – che un presidio come la scuola sul territorio sia imprescindibile e, proprio per questo, abbiamo presentato ricorso al Tar per l’annullamento del Piano di dimensionamento scolastico che ha visto smembrare il nostro eccellente istituto».
Nuosci aveva anticipato tale azione già in sede di discussione del Piano, presso la Provincia di Isernia, prima che arrivasse la decisione definitiva anche dal Consiglio regionale. Decisione che risale a gennaio, assunta a maggioranza.
La soppressione della presidenza, pur non comportando perdita di posti di lavoro, ha scatenato molte reazioni negative. In campo, oltre al sindaco Nuosci e gli amministratori di Carovilli, anche il presidente del Consiglio d’istituto della scuola in questione con una lettera-appello caduta, però, nel vuoto.
Si apre quindi ora la battaglia legale su un tema che in questi anni in Molise continua a far discutere e non poco vista la scomparsa di decine di dirigenze nell’arco di circa un quindicennio. In molti, infatti, si domandano quanto sia effettivamente sostenibile per una piccola regione come il Molise una politica dei tagli che sostanzialmente ricalca quanto accade in realtà ben più vaste e popolose.