Un’occasione per presentare al territorio una proposta politica rinnovata. È questo per il Partito Democratico la Festa dell’Unità in programma nel prossimo weekend. Venerdì e sabato a Montaquila il popolo dei democratici si ritroverà per dialogare del rilancio futuro del Molise, in ottica delle prossime elezioni regionali ma non solo.
L’obiettivo della federazione isernina è presentarsi al pubblico con un progetto compatto, che superi le criticità del passato e che consenta anche a chi si è allontanato di sposare nuovamente la causa del Pd. Per questo è stato messo a punto un programma ricco di eventi. La serie di manifestazioni in programma l’1 e il 2 settembre è stata illustrata ieri mattina nella sede della Provincia di Isernia dai referenti locali del partito al gran completo, oltre che dalla segretaria regionale Micaela Fanelli e dall’assessore Carlo Veneziale.
Uno dei membri della commissione dei garanti, Stefano Buono, ha spiegato le finalità dell’iniziativa e la scelta di organizzare la festa dell’Unità a Montaquila.
«Cogliamo l’occasione per aprire una conferenza programmatica – ha dichiarato Buono -. La stessa che è stata deliberata in sede di assemblea regionale del Pd, per capire quali sono le opportunità di sviluppo che questa zona, in particolar modo la provincia di Isernia, deve avere e soprattutto anche quali sono stati gli errori commessi e se c’è qualcosa da correggere per pianificare meglio il futuro. Quindi apriamo una due giorni in cui avremo come ospiti l’onorevole Rotta e l’onorevole Cozzolino e discuteremo di programmazione e del ruolo degli enti. Soprattutto alla luce del fallimento della riforma istituzionale. Nella seconda giornata, che prevede le discussioni inerenti allo sviluppo del territorio e dell’economia avremo ospiti Teresa Bellanova, il sottosegretario alle Politiche sociali e al Lavoro, con la quale ci apriremo anche a una discussione con i sindacati e con il partenariato in un pubblico dibattito, per far conoscere meglio quali sono le misure che il governo regionale e il governo nazionale hanno messo in campo per tentare di produrre occasioni di crescita».
In merito all’appuntamento con le elezioni regionali Buono ha parlato della fase che precede alle candidature.
«L’assemblea di maggio ha deliberato una conferenza programmatica al termine della quale vedremo se ci saranno le condizioni e anche personalità che vogliono avanzare una candidatura alle primarie – ha proseguito -. Le primarie sono uno strumento che il Partito democratico ha nel proprio Dna e lo ha scritto all’articolo 18, indi per cui non può rifiutarle a priori, sarebbe una bestemmia. Detto questo, noi ripartiamo in provincia di Isernia con questa nova reggenza, in assenza anche di un segretario, proprio per riconfigurare un partito e parlare dei temi. Le discussioni sulle candidature non ci appassionano, noi dobbiamo ricostruire un partito che sia forte e sia in grado anche di fare critica».
Franco Capone ha poi aperto una parentesi sulla legge elettorale e sulla necessità che la provincia di Isernia riacquisti il suo ruolo in ambito regionale.
«Isernia ha bisogno di idee, oltre che di una rappresentanza forte in Consiglio regionale, perché il ruolo di Isernia è venuto meno nel corso degli anni, ma non perché non è stata rappresentata in maniera forte, anzi ha espresso numerosi presidenti della giunta regionale, anche importanti. E’ chiaro poi che dal punto di vista elettorale dobbiamo essere tutelati, l’attuale sistema danneggia enormemente i candidati della provincia pentra».