Operai al lavoro nei cantieri spesso senza contratto e con paghe da fame, che mettono a rischio ogni giorno la propria vita perché non vengono rispettate le più elementari norme di sicurezza. Fenomeni con cui anche la provincia di Isernia si trova a dover fare i conti. Per questo continua senza sosta la ‘mission’ dell’Arma. I carabinieri sono infatti costentemente impegnati nel monitoraggio costante e capillare del territorio per prevenire e contrastare pratiche che, purtroppo, risultano essere piuttosto diffuse anche in quest’angolo del Molise.
I controlli sono stati eseguiti pure nelle ultime ore e hanno visto in azione i militari dei reparti territoriali insieme al personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma. Il bilancio è di tredici persone denunciate e circa centomila euro di multe. Non solo. All’interno di uno dei cantieri ispezionati, è stato sorpreso un 40enne pregiudicato, con obbligo di dimora nella provincia di Foggia, che lavorava come operaio edile senza essere in possesso di un regolare contratto di assunzione da parte della ditta.
‘Al setaccio’ sono passate varie località. Tra Isernia e comuni limitrofi, sono stati sottoposti ad accertamenti cantieri edili ed altre attività di impresa, nel corso dei quali tredici persone, responsabili a vario titolo delle imprese ispezionate, sono state denunciate alle competenti Autorità Giudiziaria e Amministrativa, per violazioni alle norme connesse alla tutela dei lavoratori e per sfruttamento del lavoro nero. Tra le violazioni più frequenti riscontrate figurano la mancata presenza di adeguate impalcature o ponteggi, ma anche la mancata presenza di idonee protezioni atte ad evitare la caduta dei lavoratori. Non solo. In diversi cantieri è stata accertata la presenza di materiali vari posizionati in maniera disordinata in modo da intralciare il passaggio: ciò naturalmente rappresenta un grave pericolo per gli operai. Riscontrata inoltre la mancata presenza di idonei dispositivi di protezione individuale e la non corretta o mancata redazione della documentazione prevista dal piano operativo di sicurezza del cantiere e la presenza di un numero complessivo di dieci lavoratori in nero.
Nel corso delle operazioni sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un importo pari a circa centomila euro ed emessi due provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.