«Dobbiamo restituire ai cittadini gli ospedali di Isernia, Agnone e Venafro». Questo il primo impegno assunto da Fernando Crudele, neo presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Isernia. Il professionista in forza al 118 è stato indicato all’unanimità dai nuovi consiglieri al termine della seduta di insediamento che si è tenuta qualche giorno fa nella sede di via Pio La Torre. Nel suo discorso di inizio mandato il medico ha spiegato nel dettaglio quali saranno i principi ispiratori del nuovo corso dell’Ordine, puntando l’attenzione su una più stretta collaborazione che dovrà essere instaurata con tutte le istituzioni.
«Vogliamo avere un dialogo costruttivo con l’Asrem e con la politica, affinché la nostra categoria torni a essere al centro del dibattito sul nuovo assetto della sanità – ha dichiarato Crudele -. Chiederemo una presenza realmente incisiva della medicina sul territorio e il ripristino dei servizi essenziali nei presidi ospedalieri. È questa la strada maestra per garantire il diritto alla salute ai cittadini».
Il diritto alla salute, quindi, va necessariamente assicurato attraverso un’implementazione dei servizi, in primis quelli ospedalieri che, nel corso degli anni, sono stati sistematicamente impoveriti, in particolar modo nei presidi della provincia di Isernia.
«Senza la presenza di servizi sul territorio non si possono smantellare gli ospedali – ha proseguito il presidente dell’Ordine dei medici -. Non è possibile assistere senza battere ciglio al decadimento del Veneziale di Isernia, dove gli intasamenti al pronto soccorso, le carenze di posti letto e di organico creano disagi quotidiani agli utenti. Non si può lasciare il Caracciolo di Agnone, ospedale di area disagiata, senza i servizi essenziali. L’emergenza in alto Molise deve essere garantita non solo a parole: durante l’inverno, tra neve e strade dissestate, i potenziali pericoli sono sempre in agguato, come dimostrano alcuni episodi di cronaca.
Non si può abbandonare al proprio destino il Santissimo Rosario di Venafro, presidio privato delle sue eccellenze che attiravano utenti dalle regioni limitrofe. Dotarlo di un punto di primo intervento che funzioni 24 ore al giorno è necessario, poiché è posto in una zona strategica, al centro dei principali collegamenti regionali ed extraregionali».
Crudele ha quindi voluto ringraziare tutti i colleghi per la fiducia che hanno riposto in lui e nella sua ‘squadra’: «Li ripagheremo impegnandoci al massimo per creare occasioni di confronto e di crescita reciproca».
Durante la prima riunione del Consiglio, sempre all’unanimità, è stato nominato vice presidente dell’Ordine Giuseppe Attademo.
Il ruolo di tesoriere è stato affidato a Giovanni Angelone, mentre le funzioni di segretario saranno svolte da Linda Alfieri.
Nella stessa seduta si è riunita anche la Commissione degli odontoiatri: è stato eletto presidente Giorgio Berchicci. Il numero uno uscente dell’Ordine, insieme con Giovanni Angelone va a integrare il consiglio direttivo, in quanto loro due sono risultati i primi eletti nell’Albo degli odontoiatri. Completano il direttivo del Consiglio dell’Ordine: Bruno Capasso Barbato, Enrico Caranci, Cristiana D’Ambrosio, Rina Grazia Rossi, Annalidia Sammartino e Antonio Tartaglione.
Anche i Revisori dei conti hanno eletto il proprio presidente: è Francesco Pompeo. Sarà affiancato da Concettina Armenti, Antonietta Di Nucci e Domenico Castaldi.
La definizione del nuovo direttivo dell’Ordine dei medici per il triennio 2018-2020 è il frutto delle elezioni che si sono svolte nei giorni del 2, 3 e 4 dicembre scorsi. La lista “In Ordine Insieme”, facente capo proprio a Crudele, ha ottenuto il massimo risultato possibile, con l’elezione di tutti i suoi candidati.
VC