Scuole a Isernia: rispunta la proposta di utilizzare la struttura universitaria di Pesche per garantire sedi sicure anche agli alunni che non potranno essere ospitati nell’edificio in fase di ultimazione a San Leucio.
L’idea è stata nuovamente lanciata dal comitato delle mamme e dei papà che, ormai da più di un anno, portano avanti la loro battaglia per garantire edifici adeguati per i loro figli. Lo ha fatto a seguito del nuovo dibattito che si è innescato nelle ultime ore e al termine della riunione che ieri mattina si è tenuta a Palazzo San Francesco, a cui hanno preso parte il sindaco Giacomo d’Apollonio, l’assessore all’Istruzione Sonia De Toma, il dirigente dell’Area Tecnica del Comune Giorgio Marone, la dirigente scolastica dell’Ic ‘Giovanni XXIII’ Rossella Simeone e i rappresentanti dei genitori.
Oggetto dell’incontro sono state le richieste di intervento sulle sette aule dell’istituto ospitate nella struttura di via Umbria. «Nel corso della riunione – ha spiegato l’assessore De Toma – sono state evidenziate delle problematiche di natura igienico-sanitaria. Abbiamo assicurato che verranno eseguiti a breve dei sopralluoghi, anche se l’Asrem, durante le sue ispezioni, non ha evidenziato criticità in tal senso. In ogni caso abbiamo già previsto in bilancio delle somme che saranno utilizzate per i lavori di miglioramento della struttura di via Umbria».
Naturalmente si è parlato anche della destinazione della scuola sicura di San Leucio e, allo stato dei fatti, seppure una comunicazione ufficiale ancora non c’è, il nuovo plesso in fase di ultimazione sarà destinato ad ospitare di alunni della media Andrea d’Isernia e dell’Infanzia San Giovanni Bosco.
«In ogni caso – ha assicurato De Toma – ogni giorno lavoriamo per trovare soluzioni adeguate per tutta la popolazione scolastica, perché per noi la sicurezza dei ragazzi è e sempre sarà una priorità. Stiamo valutando diverse ipotesi e siamo impegnati in vari progetti ».
A Palazzo San Francesco erano presenti anche numerosi genitori e rappresentanti del comitato ‘Scuole Sicure’. «Sostanzialmente nulla cambia rispetto a quanto si sapeva già – ha affermato al termine della riunione la portavoce Sandra Marcucci – , l’Andrea d’Isernia si sposta nella nuova e la Giovanni XXIII per ora resta nella sua sede. Da quello che è stato riferito, la struttura di corso Garibaldi desta meno preoccupazioni. Questa affermazione – ha però evidenziato – invece preoccupa. Noi tutti che eravamo lì abbiamo convenuto che questa è una gara perdente, perché una scuola più sicura (e resta tutto da dimostrare) non è automaticamente sicura. Entrambi gli edifici non raggiungono i requisiti minimi di sicurezza stabiliti per legge e ciò comporta che entrambe le scuole vadano portate in luoghi sicuri. Lì ci sono i nostri ragazzi e non si può disquisire su oscillazioni di valori pesati con il bilancino. Ribadiamo con forza la nostra preoccupazione come genitori e speriamo che, a prescindere da valutazioni tecniche, si pensi da subito ad una soluzione alternativa all’edificio che ospita la scuola media Giovanni XXIII». Da qui il rilancio della proposta utilizzare la sede Unimol di Pesche. «Bella struttura – ha ribadito Sandra Marcucci – , moderna, facilmente raggiungibile e soprattutto adattabile con costi e tempi brevissimi. Naturalmente – ha concluso – ogni soluzione analoga potrà essere valutata».
Deb.Div.