«La trasferta romana, purtroppo, non ha dato gli esiti sperati». Così il vertice dell’ente di via Berta Lorenzo Coia ha commentato l’esito dell’assemblea dei presidenti di Province convocata dall’Upi per definire la ripartizione delle risorse assegnate dalla legge finanziaria: complessivamente 317 milioni di euro.
La Provincia pentra è riuscita a ‘strappare’ 1.200.000 euro a cui si aggiungono altri 750mila euro messi a disposizione per fare fronte alle criticità legate alla viabilità, vale a dire per la messa in sicurezza di strade dissestate.
Un confronto molto serrato quello che ha visto protagonisti i vertici degli enti che, ormai da anni, fanno i conti con enormi problemi finanziari dovuti soprattutto ai tagli imposti dal governo. «Una giornata intensa quella Roma – ha evidenziato ancora Coia -. Chieti, Campobasso, Isernia e le province calabresi hanno dato battaglia. E alla fine è passato per un voto il metodo di riparto proposto da Upi».
Sono state diverse infatti le proposte analizzate relative ai criteri da adottare per la ripartizione. Alla fine è passata quella dell’Upi che, però, come ha sottolineato Coia, ha finito con il penalizzare le realtà più piccole. «Il paradosso – ha affermato – è che pur avendo maggiori risorse a disposizione rispetto allo scorso anno, con questo metodo adottato per la ripartizione, in proporzione abbiamo ottenuto meno fondi. Il problema reale è che a farne le spese sono le piccole realtà come la nostra. Noi non disponiamo di grandi risorse, viviamo di solidarietà nazionale. Questo, dopo anni di sacrifici, doveva essere l’anno della normalizzazione. Ma le cose non sono andate come speravamo».
E intanto è tempo di rimettersi a lavorare per il bilancio di previsione 2018. La scadenza è fissata per il 28 febbraio, ma con ogni probabilità, vista la richiesta dell’Upi, la data sarà prorogata. E, seppur tra mille difficoltà, l’ente di via Berta dovrebbe riuscire a chiuderlo in pareggio. Oltre alle risorse ottenute a Roma, ci sono altri fondi, come quelli del maltempo dello scorso anno e della nevicata del 2012. In più già da tempo l’ente si è attivato per la vendita e l’affitto di beni, per reperire risorse.
In ogni caso, guardando al futuro, la speranza è che le cose possano migliorare. L’Upi è infatti riuscita a strappare importanti promesse al governo. «Una ad esempio – ha detto ancora Coia – riguarda l’edilizia scolastica. In pratica, per ogni miliardo finanziato dal ministero, il 30% sarà destinato agli istituti superiori. Un risultato importante, perché in questo modo la suddivisione delle risorse verrà effettuata utilizzando criteri oggettivi».