Si sono spente alle ore 10 di ieri le speranze di trovare in vita Maria Amicone. La signora di 92 anni scomparsa da Sessano del Molise domenica pomeriggio è stata ritrovata esanime da una squadra dei Vigili del Fuoco che stava perlustrando una zona particolarmente impervia. Il corpo della signora era in un angolo di bosco in cui la vegetazione è molto fitta, che si trova a una distanza di circa 800 metri dal punto in cui era stata avvistata l’ultima volta, ovvero nei pressi della piccola chiesa del paese. La signora ha percorso complessivamente circa due chilometri a piedi, su un percorso non semplice e per giunta in salita.
L’Unità di Comando Locale dei pompieri ne ha dato notizia ai Carabinieri presenti sul posto e i militari, a loro volta, hanno proceduto alle attività di competenza, attivando anche il personale sanitario del 118.
Si è quindi proceduto alla rimozione della salma con l’ausilio dei tecnici del CNSAS e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Roccaraso.
Preventivamente però è stato necessario farsi largo nel bosco, creando una sorta di sentiero tra gli alberi per facilitare le operazioni di recupero.
Epilogo drammatico di una storia che aveva tenuto sol fiato sospeso i familiari e le centinaia di persone che in questi giorni si sono strette attorno a loro credendo fortemente che nonna Maria potesse aver superato cinque giorni in solitudine e senza un riparo. Le speranze erano concentrate sull’eventualità che qualcuno le avesse dato un passaggio in auto, oppure che fosse riuscita a trovare una sorta di rifugio. A stroncarla potrebbe essere stato un malore. Almeno questa è l’ipotesi più accreditata dagli inquirenti che hanno aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti.
In ogni caso nessuna strada verrà esclusa fino alle risultanze degli accertamenti tecnici. Il procuratore capo della Repubblica di Isernia Paolo Albano, che si sta occupando direttamente del caso con l’ausilio del sostituto Alessandro Iannitti, ha disposto l’autopsia. L’esame verrà svolto nelle prossime ore, dopodiché verrà concesso il nulla osta ai figli per la celebrazione delle esequie.
«Vogliamo avere certezze sulle cause della morte – ha spiegato il procuratore Albano a Primo Piano Molise -. La signora aveva una piccola lesione alla testa ma tutto lascia intendere che abbia avvertito un malore. Non lasciamo nulla al caso e dall’autopsia avremo maggiore chiarezza».
Amarezza e dolore anche tra i soccorritori che incessantemente per cinque giorni hanno operato sul posto, perlustrando un’area dal raggio sempre maggiore.
Il lavoro è stato costante, nelle ore diurne e notturne da parte di: tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Vigili del Fuoco del Comando di Isernia, uomini del Soccorso Alpino Guardia di Finanza di Roccaraso, unità cinofile dei pompieri e unità cinofila molecolare del CNSAS. Nell’arco di questo periodo le ricerche hanno coinvolto anche i mezzi aerei della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco e della Guardia di Finanza.
Gli operatori hanno allertato i familiari, i quali avevano seguito le ricerche passo passo dopo che l’anziana, intorno alle ore 15 di domenica, si era allontanata dalla casa di riposo di cui era ospite da qualche mese.
«La zona si configura tra una strada brecciata e un vecchio sentiero – ha spiegato a Teleregione il caposquadra dei pompieri Andrea Antenucci -. Ci sono due strade che fanno da perimetro alla zona. Le ricerche dapprima si sono concentrate nel punto più prossimo a quello dell’ultimo avvistamento e poi si sono ampliate a quelle più distanti. Quella del ritrovamento era stata designata proprio ieri mattina e assegnata alle prime squadre arrivate sul posto».
Valentina Ciarlante