Le incertezze sul futuro non riguardano solo i dipendenti dell’Unilever, ma l’intero territorio, che non può rischiare di perdere altri posti di lavoro. Per questo, il caso dello stabilimento di Pozzilli, è finito anche al centro del dibattito in Consiglio comunale di Isernia, pronto a fare la sua parte per la sua salvaguardia. Ad accendere i riflettori il gruppo di Isernia Migliore, che ha presentato un ordine del giorno, letto in Aula dal capogruppo Andrea Galasso. «La nostra città è stata già fortemente colpita dalle crisi aziendali ed economiche degli ultimi anni – ha ricordato – che hanno prodotto conseguenze devastanti per il nostro tessuto sociale. Le recenti notizie che giungono dallo stabilimento Unilever di Pozzilli preannunciano la imminente chiusura del sito produttivo che non è stato inserito nell’ambito dell’accordo Industria 4.0, come gli altri stabilimenti Unilever presenti in Italia. Lo stabilimento ha sempre rappresentato un fiore all’occhiello per il Nucleo Industriale di Pozzilli e dunque dell’intera provincia di Isernia. Questa chiusura rappresenterebbe un nuovo e durissimo colpo per l’economia locale, dopo l’Ittierre, la Gam e lo Zuccherificio, con ripercussioni gravissime su centinaia di famiglie» Da qui l’appello al sindaco Giacomo d’Apollonio perché si attivi «al fine di utilizzare ogni canale istituzionale di dialogo e proposta, impegnando tutti gli organi istituzionali di ogni livello e grado, affinché si attivino per scongiurare la chiusura o il ridimensionamento dello stabilimento». L’iniziativa è stata accolta con favore dall’Aula, anche se a detta di diversi consiglieri è necessario non solo lanciare il grido d’allarme, ma anche confrontarsi per dare soluzioni. Una proposta in tal senso è stata formulata dal consigliere dei Popolari Enzo Di Luozzo, secondo cui la politica deve giocare un ruolo di primo piano, così come è accaduto in altre realtà italiane. «Invito sindaco – ha sottolineato – ad essere protagonista, stimolando la politica, per difendere il territorio. Quando ci sono i veri problemi, dobbiamo essere uniti per provare a risolverli. In questo caso – ha poi evidenziato – è necessario verificare se ci sono le condizioni per far restare le maestranze in Molise, visto che abbiamo uno stabilimento e maestranze leader nel settore.
Dello stesso avviso anche il consigliere Giovancarmine Mancini di Alleanza per il Futuro. «Ricordo a me stesso e all’Aula – ha detto – che il Consiglio può e deve intervenire per rendere il documento più incisivo ed efficace perché se ‘salta’ anche l’Unilever e l’indotto siamo di fronte alla fine». Per il capogruppo dei Popolari Gianni Fantozzi «bisogna fare fronte comune, tenendo conto di quanto sollecitato da Di Luozzo. Serve un’ipotesi di soluzione. L’importante è raggiungere l’obiettivo. È necessario metterci insieme per dare soluzioni al problema. Serve un documento forte». Fantozzi ha anche proposto di delegare un gruppo di consiglieri per metterlo nero su bianco.
Al termine del confronto, il sindaco ha ribadito la necessità di redigere un documento efficace e concreto e chiedere di portare al tavolo l’azienda, per capire come stanno realmente le cose. Serve però agire di concerto con gli altri Comuni e la Provincia. Il Consiglio, all’unanimità, ha quindi delegato il primo cittadino a integrare l’ordine del giorno approvato, con quanto emerso dal dibattito, e di portarlo all’attenzione della Provincia.
Deb.Div.

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