Laureata da pochi mesi, ha ricevuto la chiamata dall’ospedale di Maggiore di Bologna e, senza pensarci neppure un attimo ha fatto la valigia e ha lasciato il suo paese, Macchiagodena, per partire e mettersi a servizio delle persone malate di Covid-19. La storia e la testimonianza di Francesca Manocchio, 23 anni, laureata in Scienze infermieristiche all’Alma Mater a novembre, è stata raccontata da ‘Il Resto del Carlino’. Giovedì scorso ha ricevuto una telefonata: “Si presenti domani, alle 13, al Maggiore”. «Ho risposto di sì – ha spiegato la giovane infermiera , è il mio primo incarico, e mi sono precipitata a preparare la valigia. Alle 3 di notte mi sono messa in macchina con i miei genitori e alla mattina mi sono presentata in ospedale”, risponde l’infermiera». Trovata subito anche una sistemazione. «Alle 7 del mattino, mentre ero in viaggio, mi hanno chiamato dalla Fondazione Sant’Orsola: per un mese mi ospitano in un camera in un hotel. Avevo sentito in tv che c’era questa possibilità e ho inviato la richiesta prima che mi arrivasse il contratto: ci speravo. Mi hanno assegnato alla Medicina d’urgenza, reparto Covid del 10° piano». Infine alla domanda ‘Ha paura?’, Francesca ha risposto: «Tante, prima di iniziare, poi le ho superate perché sono lì per aiutare i malati. C’è il timore di non essere all’altezza, però al Maggiore avevo fatto i tirocini e ho trovato grande collaborazione».

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