Al lavoro per 12 ore al giorno senza ferie e riposo settimanale, costretto a vivere in un tugurio. Una situazione drammatica quella vissuta da un pastore, la cui storia è stata portata alla luce dai carabinieri della Stazione di Cantalupo Nel Sannio, che hanno denunciato e multato il suo datore di lavoro.
Nel corso di preliminari servizi di osservazione, i miliari avevano focalizzato la loro attenzione su un pastore il quale, fin dalle prime luci dell’alba, si dirigeva nei campi per condurre al pascolo un gregge di circa 300 pecore, rientrando solo al tramonto. Al fine di verificare il rispetto delle norme poste a tutela dei lavoratori, i militari hanno così deciso di effettuare un controllo. Dalle verifiche sono così emerse evidenti condizioni di sfruttamento in suo danno. Il pastore, infatti, era impiegato come tuttofare, dovendosi occupare di tutte le attività inerenti gli animali, ovvero mungitura, pulizia, pascolo, lavorando in media 12 ore al giorno per una paga oraria irrisoria. All’operaio non era riconosciuto il diritto del riposo o delle ferie, praticamente mai fruiti, e veniva impiegato senza aver mai conseguito la minima formazione sui rischi per la salute e sicurezza ai quali si espone il lavoratore per simili carichi, né era stato nemmeno sottoposto alla prescritta visita medica, finalizzata ad accertare le condizioni di salute in relazione all’incarico all’interno dell’azienda.
Non solo. I carabinieri hanno scoperto che al pastore era riservato un alloggio fatiscente ed in cattive condizioni igieniche, in un vecchio casolare in montagna privo di servizi igienici, energia elettrica ed acqua, costretto a dormire su una rete adiacente il ricovero degli ovini ed in condizioni assolutamente precarie. Il datore di lavoro approfittando dello stato di difficoltà della vittima aveva così imposto le sue volontà, a cui l’interessato era sottoposto pur di guadagnare qualcosa. Al termine degli accertamenti l’imprenditore è stato denunciato alla locale Procura con l’accusa di sfruttamento del lavoro, omessa formazione dei dipendenti sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro e mancata valutazione delle condizioni di salute in relazione all’impiego. Contestualmente sono state elevate sanzioni amministrative ed ammende per quasi 8.000,00 euro. I Carabinieri proseguono gli accertamenti e le verifiche sulle attività agricole e pastorizie delle masserie della provincia, non potendosi escludere altri casi di sfruttamento del lavoro.

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