Sono ventitrè le persone rinviate a giudizio dal gip del tribunale di Cassino nell’ambito dell’inchiesta Welcome to Italy. Dovranno affrontare il processo, il cui avvio è previsto nel prossimo mese di aprile, anche Giuseppe Di Pilla e Salvatore Maddonni, rispettivamente sindaco e tecnico del Comune di Sant’Agapito. In base alla ricostruzione e agli accertamenti investigativi svolti su delega della Procura di Cassino, sotto la direzione del procuratore capo Luciano d’Emmanuele e del sostituto procuratore Alfredo Mattei che coinvolge numerosi Comuni delle province di Frosinone, Caserta, Isernia, Latina e Rieti, dalla documentazione contabile ed extracontabile sarebbero emersi comportamenti da chiarire in ordine alla gestione dell’accoglienza dei rifugiati sia nel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (gli Sprar) che in quello dei centri di accoglienza straordinari (Cas) gestiti dagli uffici delle Prefetture per quanto attiene l’utilizzo di fatture per operazioni che secondo la Procura di Cassino sarebbero inesistenti e relative all’ottenimento di rimborsi non dovuti. Fra i capi d’accusa frode nella fornitura di servizi ai rifugiati e richiesta di rimborso rette per rifugiati non più presenti sul territorio nazionale, e individuati ulteriori soggetti ad essi collegati. Per quanto concerne il servizio di affidamento dei servizi da parte di alcuni Comuni siti nelle province di Isernia, Caserta e Frosinone, è stato rilevato che questo sarebbe avvenuto senza alcuna procedura ad evidenza pubblica. Le cooperative avrebbero stretto una sorta di patto “di non concorrenza” con il quale si sarebbero spartite il territorio ove operavano. Fra i 23 rinviati a giudizio ieri, numerosi sindaci delle province coinvolte dall’inchiesta, imprenditori e commercianti.

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