Il dato, soprattutto alla luce delle pressanti richieste di riportare la scuola in presenza fin dal prossimo 14 dicembre, merita un approfondimento e anche la riflessione conseguente. E’ il Miur a rispondere ad una precisa richiesta di accesso generalizzato ai dati della testata Wired relativamente a studenti e lavoratori della scuola risultati positivi al Covid. Dato aggiornato al 31 ottobre scorso, solo qualche giorno dopo la decisione di ricorrere al 100% della didattica a distanza negli istituti superiori. E Isernia si piazza al primo posto in Italia per numero di contagi.
IL DATO TOTALE – Al 31 ottobre ci sono stati 64.980 casi nella popolazione scolastica di elementari, medie e superiori. Studenti e di lavoratori della scuola che sono risultati positivi al nuovo coronavirus. Impossibile poter affermare con certezza che il contagio sia avvenuto in classe posto che il tracing è saltato con la seconda e violenta ondata del contagio che, sarà bene ribadirlo, ha ‘preso in pieno’ nella sua fase iniziale proprio Isernia e la sua provincia. I dati complessivi non sono comunque esaustivi: sono stati forniti su base comunale e riguardano 2.546 comuni sugli oltre 6.700 sul cui territorio ha sede una scuola. Quindi una mappa incompleta, come è evidente, ma che fornisce un quadro sul quale ragionare nell’ottica del rientro in presenza che potrebbe slittare all’undici gennaio prossimo.
ISERNIA E PROVINCIA – Il grafico che riguarda proprio il Molise evidenzia già a colpo d’occhio, grazie alla colorazione, la differenza fra le due province della regione: colore più scuro quanto più è alta l’incidenza dei contagi sulla popolazione scolastica (studenti e lavoratori). I dati attengono la situazione nelle scuole definite del primo ciclo (elementari e medie) e del secondo ciclo (medie superiori). Wired ha di fatto costruito un indicatore mettendo in rapporto l’incidenza all’interno delle scuole con quella che si registra nella popolazione generale. Isernia ha fatto registrare dall’apertura delle scuole al 31 ottobre scorso 27,40 casi di positività al Covid ogni mille persone (si tratta sempre di studenti e docenti). Segue Terni con 24,33 ogni mille persone. A Campobasso il dato è di parecchio inferiore: 6,55 ogni mille persone. L’altro grafico, quello che ragiona sui dati regionali (sempre in base a quelli forniti dal Miur che come detto non sono completi) invece evidenzia come più in alto si trovi il punto corrispondente alla regione, maggiore sia l’incidenza nelle scuole.
Se invece è spostato verso destra, maggiore è l’incidenza nella popolazione generale. Anche in questo caso il colore aiuta ad orientarsi: tende all’arancione se l’incidenza è maggiore nelle scuole, all’azzurro al contrario. I dati evidenziano come in Molise l’incidenza del contagio in classe sia più alta che nella popolazione regionale mentre è inferiore negli istituti scolastici in Campania, che ha chiuso le scuole a più riprese, in Veneto e in Friuli Venezia Giulia. Hanno invece un’incidenza simile – dentro e fuori dalle aule – l’Emilia-Romagna, la Lombardia e la Liguria.
IL DETTAGLIO – In base ai numeri forniti dal Miur, che si riferiscono al periodo compreso tra l’inizio della scuola e il 31 ottobre scorso, ad Isernia si sono verificati 48 casi negli istituti scolastici del primo ciclo (elementari e medie), 96 in quelle del secondo ciclo (medie superiori). Ad Agnone, 13 nel primo ciclo e zero per studenti e docenti del secondo. Carovilli: 12 nel primo ciclo, zero nel secondo. Colli al Volturno: 19 primo ciclo, zero nel secondo. Frosolone: dodici nel primo ciclo, zero nel secondo. A Venafro, un solo caso certificato nel primo ciclo e 61 invece nelle scuole del secondo ciclo.
Dati che, come già detto, si riferiscono ad un periodo temporale fino al 31 ottobre scorso (e che quindi risentono anche dell’avvio della didattica a distanza che dall’ultima settimana di ottobre ha interessato le scuole superiori) e che non riguardano tutti gli istituti scolastici posto che il Miur ha fornito solo alcuni dati comunali.
ppm