Un sasso sospetto, ricoperto da una patina grigia e con gli angoli smussati. Prima di raccoglierlo, però, occorre seguire apposite istruzioni. Nessun pericolo, sia chiaro, come lo stesso sindaco Giuseppe Di Pilla intende chiarire. Ma è di certo qualcosa di molto prezioso per la scienza.
Eh già, quel ‘ci manca solo la meteorite’ non è più un modo di dire, per sdrammatizzare e strappare un sorriso in un momento parecchio complicato. Nella zona tra Temennotte e la Motorizzazione potrebbe essere individuata la meteorite caduta la notte del 15 marzo scorso ad ovest di Isernia. Adesso è certo: gli scienziati della Rete Prisma saranno in Molise nella prossima settimana, e proprio in quell’area di campagna, cercheranno quel sasso scuro dopo averne avuto certezza grazie ai calcoli eseguiti negli ultimi tre giorni. Lo conferma proprio il sindaco Di Pilla che ha avuto contatti telefonici ieri con il responsabile di Prisma, Daniele Gardiol.
I dati presi in considerazione dagli esperti del progetto coordinato dall’Istituto nazionale di Astrofisica per la triangolazione sono quelli ottenuti dalla camera Prisma di Capua e di altre due camere, appartenenti alla rete IMTN di Tortoreto e all’associazione Arma Aeronautica di Caserta.
La possibilità di avere più punti di osservazione al suolo ha consentito di incrociarli e ricavare quelli sulla traiettoria del bolide, un corpo celeste di piccole dimensioni di origine asteroidale o cometaria, penetrato in atmosfera ad altissima velocità con il conseguente surriscaldamento e ionizzazione dei gas atmosferici all’origine della striscia luminosa, della durata di alcuni secondi, che ha solcato il cielo quella notte (visibile ad occhio nudo, tra l’altro, sul cielo di Roma). Si tratta di materiale sostanzialmente primordiale, quasi per nulla alterato sin dalla formazione del sistema planetario circa 4,5 miliardi di anni fa, che racconta molto sull’origine del sistema solare. Motivo per il quale quei frammenti, quel sasso ricoperto da una patrina scura, oggetto di una vera e propria ‘caccia alla meteorite’, ha un valore per gli scienziati che si occupano di planetologia.
Il piccolo corpo celeste, sempre secondo i calcoli della rete Prisma, è entrato in atmosfera a una quota di circa 80 chilometri e ha proseguito per una lunghezza totale di 61 chilometri percorsi in 5.3 secondi con una inclinazione di 84°, una traiettoria quasi verticale. L’altezza e la velocità finale è risultata, rispettivamente di 19,8 chilometri e di soli 2,8 km/s, valori che depongono decisamente a favore per l’arrivo al suolo di una meteorite con una massa stimata di circa 1 chilo e di circa 8 centimetri.
Gli scienziati, che arriveranno a Sant’Agapito per cercare la meteorite, si dicono certi che non si sia frammentata: la curva di luce ripresa dalla camera di Capua (la più “pulita” di quelle utilizzate), infatti, è molto regolare: il meteoroide si è quindi consumato lentamente, senza disgregarsi.
Dove cercare? Gli esperti di Prisma hanno calcolato le condizioni atmosferiche presenti la sera del 15 marzo e hanno verificato che attorno ai 10 chilometri di quota c’era un vento da nord-ovest di circa 100 chilometri orari che potrebbe aver spinto sicuramente indietro e lateralmente il meteoroide nella fase di volo buio (quando il bolide cessa di essere visibile, se qualcosa è sopravvissuto all’attraversamento dell’atmosfera inizia la fase del cosiddetto “volo buio” durante la quale sono i venti presenti in quel momento in quella località a farla da padrone) rispetto alla traiettoria osservata nella fase luminosa. E i calcoli hanno individuato la frazione di Temennotte, a cinque chilometri a sud ovest di Isernia e nelle vicinanza della Statale 85. Calcoli ai quali dalla rete Prisma stanno ancora lavorando per affinarli e quindi individuare un’area più precisa dove cercare. Ma già secondo questa prima stima gli eventuali frammenti più piccoli – che potrebbero avere dimensioni comprese fra i 2 e i 4 cm – sarebbero caduti alcuni chilometri più a sud, in una zona impervia e boscosa. Difficili quindi da trovare. La possibilità maggiore di ritrovare meteoriti è comunque nella zona di Temennotte. Chi dovesse imbattersi nel sasso ricoperto da una patina scura e con gli angoli smussati, lo segnali inviando una foto a prisma_po@inaf.it. E che la caccia alla meteorite abbia inizio!

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