Ugo De Vivo non si fa troppi problemi a parlare di giunta larga e mista. Il patto d’amministrazione condivisa passa pure per l’esecutivo. E quindi il sindaco la butta lì senza troppi giri di parole: “Metteremo a punto una buona giunta che preveda anche la partecipazione nell’esecutivo dei consiglieri che oggi sono maggioranza dell’assise civica e credo che a quel punto potremo andare avanti”. La vita dell’amministrazione ha come snodo la giunta così come fu sei mesi fa. Questa volta, però, De Vivo non commetterà l’errore dell’esecutivo tecnico. Lo così chiaro che equivocarle è impossibile: il centrodestra si faccia solo avanti. Perché la giunta è aperta. La realpolitik al Comune di Isernia si declina anche così, ovvero con un esecutivo che apre i confini e lascia a casa le appartenenze politiche. Chi ha voglia di collaborare con De Vivo presenti la propria candidatura. Il sindaco apre attraverso la stampa dopo il discorso durante il primo consiglio comunale: “I rapporti con il centrodestra – dice l’avvocato – sono buoni e saranno ancora meglio quando ci parleremo”. Parlare appunto. De Vivo ufficialmente ancora non ha aperto quel famoso tavolo programmatico e tecnico che il centrodestra chiedeva a gran voce. E che vorrebbe anche adesso per poter contare in senso al consiglio in virtù della maggioranza in termini di numeri. Maggioranza che, però, pare essere concetto relativo se si tengono a mente i numeri dell’ultima assise civica quando ad avere la meglio è stato il centrosinistra. De Vivo, quindi, ribadisce la volontà di un’apertura e di un dialogo, mentre il centrodestra vorrebbe accorciare i tempi di questo dialogo. Certamente lo si potrà avere nel prossimo consiglio comunale, fissato per i giorni immediatamente successivi alla pronuncia del Consiglio di Stato (l’assise si terrà, a detta dello stesso sindaco, tra il 19 e il 20 dicembre prossimo).
