Si terrà presumibilmente entro la prima settimana di marzo il confronto tra i consiglieri del Comune del capoluogo pentro e il commissario ad acta, il presidente della Regione Donato Toma. Ovviamente, oggetto del contendere, la sanità nella sua declinazione territoriale. Che poi, a Isernia, coinvolge ed interessa nei fatti l’intera provincia essendo il Veneziale effettivamente l’unico ospedale di riferimento per i 52 comuni.
Un appuntamento che, stando a quanto è stato possibile apprendere, avrebbe dovuto avere un’altra formulazione nelle intenzioni iniziali: si sarebbe pensato, in prima battuta, di invitare il commissario ad una tavola rotonda, consentendo quindi la partecipazione anche ad alcuni ‘esterni’ e quindi non limitandosi ai soli consiglieri comunali. Si sarebbe però preferita la veste istituzionale per un momento di confronto e di interlocuzione che verterà – e questo sembra essere certo – sul prossimo Pos, oggetto evidentemente di enorme attenzione da parte dell’amministrazione comunale (che ha impugnato al Tar quello 2018-2020) e delle comunità. Si potrebbe anche decidere di tenere un consiglio monotematico, nulla al momento sembrerebbe escluso. L’unica certezza certa è rappresentata dalla partecipazione del presidente Toma: il commissario quindi, dando seguito a quanto ha sempre espresso, si porrà in quella fase di ascolto necessaria a comprendere ulteriormente (visto che ovviamente già li conosce) i bisogni del territorio, le aspettative, le reali possibilità che le istanze si possano poi concretizzare.
Dall’altra parte, i consiglieri di maggioranza sembrerebbe siano intenzionati a porre al commissario ad acta una prima richiesta: la riattivazione del reparto di Neurologia al Veneziale. Motivo per il quale, alla tavola rotonda poi ‘saltata’ avrebbe partecipato – da quanto è stato possibile apprendere – anche Nicola Iorio primario di Neurologia al Cardarelli di Campobasso. Le criticità che saranno poste all’attenzione di quello che sarà il prossimo e atteso incontro con il presidente-commissario sono note e molteplici: si va dalla ormai cronica carenza di personale che attanaglia da anni il pronto soccorso senza che si riesca a trovare una soluzione al rischio chiusura del reparto di emodinamica ma dalla comunità cittadina e non solo sarebbe arrivato forte l’appello a riportare la Neurologia al Veneziale. Perché al momento chiunque abbia bisogno di quella specialistica, per un piano farmacologico o per una visita, per una consulenza o per un qualsiasi altro bisogno, deve recarsi a Campobasso. E le patologie neurologiche e neurodegenerative – quindi l’ampio ventaglio che comprende le demenze, gli esiti di un ictus, l’epilessia o le malattie rare – non sono poche e colpiscono anche molti pazienti di età pediatrica.
Il confronto con il commissario Toma è, ovviamente, un momento atteso: per i consiglieri di minoranza avrebbe potuto tenersi già dalla prossima settimana ma sembra che i capigruppo di maggioranza abbiano chiesto qualche giorno in più per poter approfondire tutte le numerose questioni che un tema così complesso e impattante porta giocoforza con sé.
ppm