Giocano d’anticipo i consiglieri comunali di minoranza e chiedono la convocazione di un consiglio monotematico straordinario al quale sia invitato il commissario ad acta, Donato Toma. Argomenti del contendere, ovviamente, il Pos 2022-2024 e la questione ‘nuovo Veneziale’ sulla quale si è acceso il dibattito politico.
Avrebbe dovuto essere una iniziativa della maggioranza di centrosinistra – da come sembrava essersi manifestata in questi giorni di riunioni e confronti – ma le liturgie sembrano aver condizionato non poco la tempistica, consegnando quindi il tema Sanità alle minoranze consiliari che oggi (per lo meno proceduralmente) conducono il gioco, anticipando le mosse che avrebbe dovuto compiere la maggioranza.
L’opposizione motiva la decisione di chiedere ufficialmente il consiglio a causa del «complesso e confuso scenario che sta interessando la città pentra sull’annoso tema della Sanità. Nei giorni scorsi – spiegano – infatti il commissario nonché presidente Toma ha comunicato l’intenzione di programmare la realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero sul territorio comunale coinvolgendo l’amministrazione, attraverso una lettera indirizzata al sindaco, per l’individuazione e l’indicazione del miglior sito disponibile da destinare alla realizzazione dell’opera. Viste le contrastanti e contraddittorie reazioni, accompagnate da inopportuno sarcasmo, da parte di esponenti della giunta Castrataro e la successiva nota possibilista del sindaco, le minoranze consiliari, ritenendo questa una grande opportunità per la città che vedrebbe l’attuale presidio ospedaliero sostituito da una nuova ed efficiente struttura grazie allo stanziamento di circa 130 milioni di euro, straordinaria opportunità che naturalmente ha già suscitato l’interesse dei sindaci dei comuni limitrofi, ritengono doveroso e urgente un confronto in consiglio comunale alla presenza della struttura commissariale visti anche i tempi stretti di programmazione». Non c’è solo la questione del nuovo ospedale, ovviamente: sul tavolo c’è da discutere anche del prossimo Piano operativo sanitario 2022-2024 e le minoranze consiliari avevano già avanzato al sindaco «esplicita richiesta circa la necessità di convocare una seduta consiliare straordinaria, alla presenza del commissario ad acta della Sanità, al fine di discutere del redigendo Pos». Il commissario Toma – a dire il vero – aveva dato la propria disponibilità ad essere presente a Palazzo San Francesco già dallo scorso 21 febbraio ma i rumors raccontano che alcuni esponenti di maggioranza abbiano chiesto più tempo per studiare le questioni sanitarie e così, su richiesta del sindaco, lo stesso presidente aveva annullato l’impegno. Sempre secondo i rumors, il confronto si sarebbe dovuto tenere entro la prima settimana di marzo, su convocazione della maggioranza.
Le opposizioni tornano a bomba e chiedono «al presidente del Consiglio e al sindaco di convocare, nei tempi previsti dal regolamento e comunque nel più breve tempo possibile, la seduta straordinaria monotematica che consenta al consiglio comunale un dialogo costruttivo con il Commissario alla Sanità sui temi esposti di vitale importanza per la città di Isernia».

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