Si terrà giovedì prossimo, in Tribunale, l’interrogatorio di garanzia di Domenico Riccio, il direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate (attualmente sospeso dall’incarico, ndr) ai domiciliari con la pesante accusa di tentata concussione.
Il funzionario, difeso da Benedetto Maria Iannitti – avvocato di Piedimonte Matese – e Giuseppe Stellato – che esercita a Santa Maria Capua Vetere – potrà quindi fornire la propria versione dei fatti che hanno portato la Procura alla misura restrittiva alla quale è sottoposto. La notizia dell’arresto del professionista, molto stimato e conosciuto, ha suscitato clamore e incredulità e non solo a Isernia.
Secondo la Procura, che si è avvalsa della collaborazione indispensabile dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il direttore avrebbe sollecitato il commissario giudiziale della Dr Motor Company, in regime di concordato, al versamento di una somma davvero cospicua – un milione di euro – per alleggerire la posizione debitoria dell’azienda nei confronti del fisco. La stessa Dr Motor Company ha tenuto a puntualizzare, nelle ore immediatamente successive all’arresto, di essere totalmente estranea alla vicenda giudiziaria che l’avrebbe suo malgrado coinvolta.
L’interrogatorio sarà condotto dal gip Corroppoli che ha emesso l’ordinanza cautelare, alla presenza del sostituto Alessandro Iannitti e, ovviamente, dei legali del funzionario. La scelta di dilatare i tempi entro i quali fissare l’interrogatorio (entro comunque i dieci giorni consentiti dalla legge) sembrerebbe essere frutto di una decisione condivisa, utile agli avvocati per poter analizzare l’ordinanza di custodia cautelare in maniera approfondita. Il che farebbe anche ipotizzare la possibilità che Domenico Riccio non si avvalga della facoltà- consentita – di non rispondere.

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