Altro che primarie, per Raffaele Mauro il centrodestra “deve smetterla di scimmiottare il centrosinistra”. Secondo l’ex presidente della Provincia di Isernia ed ex consigliere regionale del Pdl, la strada dovrebbe essere diversa da quella che vuole seguire lo schieramento opposto. “Il centrodestra ha un altro dna” spiega Mauro, parlando di primarie come di scelta che “fa bene solo agli apparati”. Non si pronuncia apertamente sull’alternativa, ma sembra che l’unica sia quella dell’individuazione di un candidato forte e unitario che possa permettere alla coalizione di convergere e superare possibili frizioni interne venute fuori dal voto.

Le primarie, però, sono gradite a molti all’interno della coalizione. L’ex assessore regionale alla sanità, Filoteo Di Sandro, lo ha detto apertamente con una propria nota. Lo ribadiscono da mesi anche i giovani del ‘Patto generazionale’: accanto a questo fronte di irriducibili delle primarie, però, s’ingrossa pure quello della ‘scelta tradizionale’, affidata ai partiti che, una volta individuata la persona, avvieranno la campagna elettorale a tappeto in vista dell’appuntamento di maggio.

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