Alla fine il commissario ha vuotato il sacco con una propria delibera: il Comune di Isernia ha un debito di un milione e 500mila euro nei confronti di fornitori e imprenditori. Per pagare quei soldi, la Filippi ha emanato le linee guida da seguire per trovare soldi liquidi in breve tempo.
“Si registra – dice il commissario nella delibera – una massa debitoria di circa 1 milione e 5mila euro nei confronti di vari creditori (imprese, tecnici, privati per procedure espropriative) che vantano crediti certi, liquidi ed esigibili in virtù di affidamenti lavori, servizi, nei decorsi anni, finanziati con fondi dell’ente (oneri di urbanizzazione, avanzo di amministrazione) ritualmente impegnati ed il cui pagamento riverbererebbe effetti negativi sul rispetto del patto di stabilità 2013”.
La sua ricetta è semplice. Vendere quel che si può cedere del patrimonio comunale, pensare a un condono edilizio per ottenere soldi in breve tempo, tagliare alcuni servizi (come le ore pomeridiane dell’asilo) e aumentarne altri. Tra gli incrementi pure le aliquote comunali: “Necessaria la predisposizione del piano di valorizzazione e alienazione del patrimonio immobiliare con successivo regolamento e aggiornamento dell’inventario dei beni dell’ente. Poi la verifica delle aliquote: dai diritti di segreteria sugli atti del Settore tecnico per un eventuale aumento fino alla predisposizione dell’aumento delle tariffe idriche e dell’addizionale Irpef” si legge nella delibera. E poi ancora: “Serve avviare l’istruttoria delle pratiche di condono edilizio per assicurare un’entrata già dal corrente anno, istituendo, se necessario, un’unità di progetto, verificare la gestione dei servizi pubblici a domanda individuale (come il trasporto degli alunni, la mensa, l’asilo nido) con particolare riferimento anche alle tariffe e parametri, verificare la gestione degli impianti sportivi con l’indicazione di modalità diverse di utilizzo”. Questo per iniziare.
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