Si riducono le richieste di prestazioni residenziali riabilitative e socio sanitarie per il potenziamento dell’assistenza domiciliare e così si possono rimodulare le somme non utilizzate, ma messe precedentemente a budget, attivando una nuova offerta sanitaria che, nel caso di specie, riguarda i pazienti affetti da Alzheimer.
Trecentocinquantamila e 400 euro: a tanto ammonta la convenzione sperimentale stipulata dall’azienda sanitaria regionale con la Gea Medica di Isernia per destinare dieci posti letto a pazienti affetti dalla patologia. Proprio dal capoluogo di provincia si è levato, in questi ultimi mesi, il grido di aiuto delle famiglie che hanno chiesto a gran voce – e hanno anche avviato una raccolta firme – l’attivazione di un centro diurno che potesse essere di supporto nella gestione dei loro familiari.
L’attivazione del modulo Alzheimer è contenuta nella deliberazione del direttore generale dell’Asrem numero 451 dalla quale si apprende che per l’anno 2021, rispetto alle strutture afferenti la macroarea della riabilitazione, risulta, appunto, un parziale mancato utilizzo delle somme messe a budget per le singole strutture.
Tale diminuzione del volume delle prestazioni erogate nell’anno passato non è da attribuirsi, viene specificato nella stessa deliberazione, «a sospensioni o riduzioni dei ricoveri disposte con appositi provvedimenti adottati a livello nazionale o regionale durante il periodo pandemico da Covid 19 nell’anno 2021, ma ad una riduzione complessiva della richiesta di prestazioni residenziali riabilitative e socio sanitarie – regionali ed extraregionali – conseguente ad una maggiore diversificazione delle attività offerte sul territorio anche attraverso il potenziamento dell’assistenza domiciliare».
Insomma, visti i risparmi, si può quindi procedere all’individuazione dei nuovi budget da sottoscrivere con le strutture private accreditate sulla base dei fabbisogni che sono emersi nel frattempo. E quindi attualizzare l’offerta sanitaria regionale attraverso l’ampliamento e la diversificazione dei setting assistenziali già iniziata nel 2019 con l’attivazione di posti letto di Residenze Sanitarie e di Residenze protette.
Dalla struttura commissariale, alla fine di novembre del 2020, era arrivata all’azienda sanitaria regionale una nota con la quale, «in considerazione del fabbisogno di prestazioni afferenti i malati cronici non autosufficienti e le demenze, si invitava l’Asrem a voler tener conto della inclusione delle stesse nell’ambito della contrattualizzazione delle strutture ricomprese nell’ambito della macroarea della riabilitazione». A metà gennaio del 2022, poi, anche la Direzione Generale per la Salute ne certificava la collocazione in quanto a tipologia di prestazioni.
L’attività di rimodulazione del budget non ha interessato il Centro di Riabilitazione Paola Pavone di Salcito e la Rsa Opera Serena di Termoli, che hanno assorbito interamente il budget 2021, ma le risorse reperite consentono l’attivazione di un «Modulo di Nucleo Alzheimer» di 10 posti letto, «individuato quale fabbisogno di prestazioni da soddisfare anche dalla Struttura Commissariale e pari ad 350mila 400 euro attraverso la decurtazione per ciascuna struttura individuata, di un importo calcolato in quota percentuale sulle somme riferite al mancato utilizzo del budget assegnato».
Quindi, per il 2022, con l’obiettivo di valutare la risposta assistenziale, l’attivazione sarà utile a colmare il fabbisogno di salute dei pazienti non autosufficienti ed affetti da demenze, attualmente non erogate in ambito regionale. L’accordo contrattuale sarà sottoscritto con la Gea Medica srl, unica struttura privata accreditata per tale setting assistenziale.

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