Allarme alto anche nei comuni dell’hinterland dove sono tornati a colpire i finti avvocati che chiedono – a mamme o nonne preoccupate – discrete somme di denaro per risolvere i finti guai nei quali, dicono, si sono cacciati figli e nipoti.
È successo ancora, ieri, in un paesino della provincia, ai danni di una mamma alla quale un uomo distinto sulla cinquantina, si è presentato come avvocato del figlio e ha chiesto una discreta somma di denaro indispensabile per risolvergli un problema giudiziario.
Un incidente stradale, mai avvenuto, che diventa un problema se non hai pagato l’assicurazione: da qui, la richiesta di una somma importante per tirarlo fuori dai guai.
La donna, in preda al panico e alla disperazione, con l’unico desiderio di aiutare il figlio, ha preso i contanti e l’oro che aveva in casa.
Poi, siccome la somma richiesta era superiore a quanto nelle disponibilità della donna in quel momento, l’uomo le ha chiesto di prelevare circa 6mila euro all’ufficio postale.
Una somma che, fortunatamente, non è stato possibile avere nell’immediatezza.
Così la donna, sempre più preoccupata, ha chiesto aiuto ad un parente che ha capito quello che stava accadendo ed ha allertato i Carabinieri.
La donna, allora, con uno stratagemma, avrebbe provato a incontrare l’uomo, invitandolo a raggiungerla a casa per consegnare il resto della somma ma il finto avvocato, fiutata la possibilità di essere stato scoperto, ha preferito fuggire a gambe levate.
Con i preziosi che la donna aveva in casa e più o meno 2mila e 500 euro in contanti.
ls