Pochi giorni ancora e per i cittadini che avranno necessità di usufruire del reparto di Pediatria del Veneziale cominceranno problemi serissimi.
Ipotizzabili, conosciuti da un pezzo e ai quali sembra che al momento non sia stata trovata una soluzione concreta.
Sembrerebbe confermata la decisione della responsabile dell’Uos di Pediatria di godere (e ci mancherebbe) del meritatissimo riposo e sembrerebbe confermata anche la sua richiesta – più che legittima – di usufruire delle ferie arretrate. Che non ammontano ad un paio di giorni, a conferma di come la situazione dei reparti del Veneziale di Isernia sia complicata da tempo.
Che significa, in concreto, quello che potrebbe accadere di qui a qualche giorno? Che dall’inizio del prossimo mese di luglio, ove mai non dovessero arrivare i rinforzi, in reparto resterà solo il dottor Mauro che, a fine maggio, revocò le dimissioni e scelse di restare a Isernia.
Avrebbe dovuto prendere servizio in un ospedale della Campania in quanto vincitore di concorso, le sue dimissioni erano state protocollate nei termini ma poi, a sorpresa e dopo una serie di colloqui con il dg Asrem come lo stesso Florenzano dichiarò alla stampa, furono revocate.
Che significa un solo medico in reparto? Oltre all’impossibilità di turnare con i colleghi, di poter godere del legittimo riposo, l’unico superstite della Pediatria sarà ovviamente sottoposto ad un carico di lavoro complicatissimo per un solo professionista. Ma, in più e ove mai ci fosse bisogno di altra ‘carne a cuocere’, significa mettere a rischio i reparti collegati alla Pediatria. Punto nascita e Ostetricia e ginecologia.
Insomma, si fa strike con un colpo solo. E non è che questo fosse un argomento sconosciuto, come tutti gli altri del resto, all’azienda sanitaria regionale.
Dall’emergenza che vive il Pronto soccorso ormai da anni alle questioni critiche che riguardano l’Ortopedia, ad esempio: proprio sull’edizione di ieri di Primo Piano Molise, il primario Bianchi ha rimarcato con forza il suo impegno a che il reparto del Veneziale non chiuda. Non lo consentirò, ha detto, avanzando una proposta di buonsenso che potrebbe far sì che l’operatività non venga meno nel nosocomio isernino. Una sorta di patto di mutuo soccorso tra Cardarelli e Veneziale con i primari La Floresta e Bianchi che hanno studiato come risolvere l’emergenza, l’ennesima: una volta a settimana, dall’ospedale di Isernia, un collega parte per Campobasso e copre in aggiuntiva i turni dei colleghi e lo stesso ragionamento vale nel percorso tra il nosocomio del capoluogo di regionale e quello del capoluogo di provincia.
Insomma, si fa di necessità virtù. Ma le fondamenta del Veneziale sono sempre più a rischio cedimento: non c’è solo il Pronto soccorso che è in affanno, non c’è solo la Pediatria che fra poche ore potrebbe subire un colpo durissimo alle attività, trascinandosi dietro il Punto nascita. C’è la Medicina generale, la Psichiatria, l’Oculistica.
Per non parlare del reparto di Medicina Nucleare chiuso ad inizio marzo per lavori di adeguamento che al momento sembrano fermi al capitolato d’appalto con rischi evidenti nelle tempistiche delle diagnosi.
Insomma, a fine giugno con una popolazione residente in provincia destinata ad aumentare notevolmente, l’unico ospedale che serve i 52 comuni è ormai un morto che cammina.
Ma l’amministrazione comunale non è affatto intenzionata ad accettare passivamente quanto sta accadendo: ieri sera i consiglieri della lista del sindaco, Isernia Futura, su input dell’assessore competente Francesca Scarabeo hanno tenuto una lunga riunione per ragionare insieme delle azioni da porre in essere.
Dalla maggioranza di Palazzo San Francesco è arrivato il primo avviso di sfratto al dg Florenzano, poi da Capracotta anche il sindaco Paglione ha avanzato la stessa richiesta al commissario ad acta. Impensabile di poter risolvere le criticità che la sanità pubblica evidenzia giorno dopo giorno sperando ancora nei concorsi, impegnandosi in promesse che sarà complicato mantenere. Un’assemblea pubblica, come anticipato da Primo Piano Molise, poi un consiglio comunale straordinario e monotematico: la battaglia per il Veneziale è solo all’inizio.
ls

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