Non risparmiano bordate al candidato del Pd, Luigi Brasiello, gli altri contendenti alle primarie del centrosinistra. Nel corso del confronto di ieri per discutere di programmi e di progetti per Isernia, Franco Capone ha ribadito la sua teoria: “Chi vuol fare il sindaco non può occupare il Comune”. Il riferimento è alla protesta indetta dai commercianti per venerdì 19 aprile, capeggiata proprio da Brasiello, il quale ha proposto di occupare palazzo San Francesco per rendere più visibile e forte il grido d’aiuto degli esercenti. Una decisione che ha diviso. “Chi si vuole fare il sindaco – ha proseguito Capone – non occupa le istituzioni ma si preoccupa di risolvere i problemi dialogando con esse” ha detto Capone. Brasiello ha ribattuto che la situazione è davvero esplosiva “con rischi per l’ordine pubblico”.
Il presidente della Camera di Commercio, però, deve difendersi anche dagli attacchi del centrodestra, nella fattispecie di Progetto Molise. Il movimento, infatti, ha chiesto le dimissioni dell’imprenditore dall’ente camerale per evitare che la protesta dei commercianti e comunque lo stesso incarico in corso Risorgimento lo avvantaggino in termini di visibilità. E’ stata sollevata pure la questione dell’identità di centrosinistra di Brasiello. Progetto Molise ricorda: “Ha deciso di vestire i panni, per lui inediti, di ‘uomo di sinistra’ e di candidarsi con il Pd alla guida della città. Partito, quest’ultimo, da lui mai votato in quanto organico al centrodestra fino a ieri”.