«Il guerriero sannita non ha solo cent’anni, ne ha più di duemila. La sua storia va portata tra i banchi di scuola perché si tratta di un simbolo identitario forte non solo dell’alto Molise, dell’alto e antico Sannio, ma dell’intero territorio regionale. È sinonimo di forza e fierezza: soprattutto, è un’opera che evoca la storia che trasmette l’essenza dei nostri luoghi e oggi simboleggia l’interesse per il passato con lo sguardo rivolto al futuro». Così il presidente della Regione alla cerimonia commemorativa del centenario del monumento ai caduti a Pietrabbondante che diventa anche l’occasione per fare il punto su quei venti milioni di euro del bando ‘Borgo dei borghi’ sul quale si è consumando il braccio di ferro con Castel del Giudice.
«Il guerriero appartiene a tutti i molisani, ma è qui che dimora maestoso a pochi passi dall’area archeologica di Pietrabbondante che rappresenta il luogo fulcro della religiosità e della politica del Sannio. Pietrabbondante – dice il governatore intervenendo in piazza Vittorio Veneto – vive oggi una nuova stagione di speranza e di rinnovamento. I 20 milioni di finanziamento del ‘bando dei borghi’ del Pnrr permetteranno a tutto l’alto Molise di beneficiare di un progetto di valorizzazione che non ha precedenti. È un progetto che riguarda tutti e che sarà per tutti. No ai campanilismi, la vittoria di Pietrabbondante è la vittoria di tutto l’alto Molise. Il borgo diventerà più attrattivo e potrà offrire tanto attorno al meraviglioso sito archeologico che già oggi rappresenta il monumento più noto che possiamo offrire alla vista dei turisti e quello che forse esprime più compiutamente l’identità molisana. Quella che tutti noi auspichiamo con orgoglio e ottimismo, sarà una crescita esponenziale dell’alto Molise, che accompagnerà le politiche per la promozione del territorio, che con la Regione abbiamo avviato dai primi giorni di insediamento».
Toma spiega poi che il ministero della Cultura ha riavviato l’iter del bando che era stato sospeso con il ricorso al Tar e al Consiglio di Stato. I tempi ora sono più stretti, occorre quindi «recuperare il terreno perduto, e continuare a camminare sulla strada che porterà questa comunità e tutta l’area circostante a creare i presupposti per una crescita vera e un futuro diverso per i nostri giovani» conclude il presidente della Regione. Il progetto prevede la valorizzazione del sito archeologico del teatro e tempio sannita, la costruzione del viale archeologico (che collega il sito al paese), la realizzazione di un auditorium che potrà ospitare le compagnie teatrali tutto l’anno.