È trascorso esattamente un anno dall’insediamento di Piero Castrataro al vertice di Palazzo San Francesco. Il sindaco di Isernia, sin dal primo momento, è piaciuto ai cittadini per il modo semplice con cui si è proposto. Certamente ha avuto man forte dalla scissione del centro destra con Fratelli d’Italia a trazione Iorio e Di Sandro che ha spaccato di fatto la coalizione moderata mettendo su un piatto d’oro la vittoria del centro sinistra al ballottaggio. Per il resto Castrataro ci ha messo del suo, anche in fatto di simpatia. È stato un anno tra ombre e luci. Il primo cittadino ha cercato di imprimere una svolta ma si è trovato di fronte a situazioni non certo idilliache, a causa di alcuni contrasti all’interno della sua maggioranza. Ha superato con successo la prima crisi con l’allontanamento di Scarabeo ed ora si appresta a voltare pagina. Gestire per la prima volta la macchina amministrativa, che spesso è chiamata a mediare, non è stato per lui un mestiere facile. La comunicazione è stato uno dei punti di forza del sindaco in questo primo anno di attività. Il suo modo di presentarsi in conferenza stampa e i momenti di presenzialismo in ogni occasione pubblica ne hanno fatto un comunicatore imbattibile. Al di là delle opposte tifoserie che si scontrano sui social, l’immagine di Castrataro presso i cittadini di Isernia è in generale buona. Al sindaco giova un buon tratto caratteriale, una forte capacità di ascolto e di mediazione e anche una buona capacità decisionale che ha mostrato in occasione della vicenda Scarabeo. Probabilmente deve chiedere qualcosa in più ai suoi assessori che hanno vissuto questi 12 mesi in sordina. La più attiva ci è parsa l’assessore Ruggiero. I giovani ancora aspettano le iniziative di Federica Vinci, molto abile sui social ma in concreto ancora lontana dal proporre iniziative a favore dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Da una ragazza che brilla in fatto di intelligenza ci saremmo aspettati molto ma molto di più. La politica è fatta di rapporti diretti con la popolazione e non sui social. Deludente anche Maria Teresa D’Achille che in passato è sempre stata molto battagliera. Non sappiamo i motivi per cui ha giocato finora a nascondino. Aspettiamo di rivederla al più presto protagonista come in passato. Se non ci riuscirà sarà meglio confrontarsi all’interno del Partito Democratico per vedere cosa fare da grande. Ci pare che abbia perso lo smalto e gli stimoli di un tempo. Riuscirà a trovarli? Per gli altri assessori si è notato poco. Sicuramente dovranno sforzarsi di calarsi di più nella veste di amministratori. Sono tutti alle prime armi, per cui concediamo loro tanta fiducia, ma a tempo. Ed ora ci piace vedere all’opera anche la nuova assessora Nicolina Del Bianco. Essendo una politica navigata ed esperta non potrà che dare il suo contributo alla città d’Isernia. Per il resto Castrataro, dopo avere estromesso Scarabeo, non solo dalla giunta ma anche dal Consiglio, non ha più alibi. È un giovane sindaco che risulta simpatico. Ma ora deve calarsi anche lui nella veste di primo cittadino di un capoluogo di provincia. Per prima cosa deve chiedere ai suoi assessori di essere più incisivi. Il rodaggio è alle spalle. E la città ha bisogno di voltare pagina. Con immediatezza e senza più alibi.
ppm

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