Bollette triplicate e attività commerciali sul lastrico. Dopo due anni di criticità legati al Covid, ci si mette anche il caro energia. Per molte attività del capoluogo di provincia sarà necessario capire come si farà ad arrivare alla primavera senza spegnere le luci.
«La mia bolletta per l’energia elettrica è triplicata – afferma Peppino Viscovo, titolare di un’attività commerciale nel centro storico di Isernia – così non so se arriveremo a Natale. Aggiungo che per il pellet i prezzi sono quadruplicati. Qui è in atto una vera e propria speculazione. Qualcuno dovrebbe intervenire prima che sia troppo tardi».
Sono preoccupati anche i titolari delle strutture alberghiere e dei B&B.
«Stiamo lavorando per superare il turismo mordi e fuggi. Isernia e il suo circondario non hanno bisogno di un turismo casuale, le persone che scelgono la città hanno bisogno di pianificare il viaggio e noi dovremo essere in grado di indirizzare i flussi e di valorizzare le nostre bellezze e pianificare meglio la presenza nel capoluogo». Così il titolare di un bed&breakfast nel centro storico del capoluogo. Dopo due anni di pandemia, il settore ha ripreso vigore e in città stanno arrivando molti turisti. Ma per la piccola e media industria privata le bollette sono lievitate anche del 500%.. E il settore non può difendersi dai rincari aumentando il prezzo delle camere.
«Le stanze bloccate dai tour operator, risalenti a un anno fa, non possono più reggere. I prezzi purtroppo non possiamo aumentarli. Rischieremo la chiusura». I titolari degli alberghi e dei B&B sono in ansia: non si tratta di alberghi di lusso, hanno alzato il prezzo del 10%, non oltre perché sarebbe insostenibile.
E anche il Comune di Isernia potrebbe mettere a punto un piano locale contro il caro-energia. Per le prossime festività natalizie il sindaco Castrataro, che sarà ospite questa sera nella trasmissione «Conto alla Rovescia» su Teleregione, potrebbe anche ridurre la temperatura nell’edificio comunale e anche l’illuminazione stradale di almeno di un’ora. I lampioni potrebbero rimanere accesi per meno tempo e questo consentirebbe al Comune di risparmiare una bella cifra. Il caro energia si fa sentire prepotentemente anche a Isernia che potrebbe decidere di limitare anche l’accensione delle luminarie di Natale.
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