Il giudice della sezione Lavoro del Tribunale di Isernia ha condannato il Comune al pagamento di circa 240mila euro di differenze retributive a tre funzionari che avevano svolto mansioni superiori come dirigenti facenti funzione nel periodo tra il 2013 e il 2015 nel settore Area Tecnica del Municipio.
Soldi dovuti – secondo la sezione Lavoro del tribunale – perché quei dipendenti comunali avevano svolto mansioni superiori rispetto all’inquadramento contrattuale a seguito del congedo per malattia del dirigente titolare del settore dell’area tecnica. I funzionari si sono rivolti allo studio legale Carlo Izzi di Isernia, specializzato in diritto del lavoro, che ha provato con testimonianze e ampia documentazione il ruolo effettivamente svolto dai tre funzionari. Nella sentenza del giudice del Tribunale di Isernia si evidenzia che con riferimento ai rapporti di lavoro pubblico e privato «ai fini dell’inquadramento superiore la disposizione normativa di cui all’articolo 2103 c.c. non richiede lo svolgimento di tutte le mansioni proprie della qualifica superiore ma solo che i compiti affidati al lavoratore siano superiori a quelli della categoria in cui è inquadrato (vedasi in termini Cass. 25673/2019)».
Ai tre funzionari il Comune di Isernia aveva attribuito compiti di natura strettamente dirigenziale, compiti dettagliatamente descritti nel ricorso presentato dall’avvocato Carlo Izzi, nemmeno oggetto di specifica contestazione da parte del Comune.
In conseguenza di tanto e in aderenza ai principi normativi e giurisprudenziali la sentenza del giudice del Tribunale di Isernia ha riconosciuto il diritto dei ricorrenti alla superiore retribuzione prevista per la qualifica dirigenziale per i periodi di effettivo esercizio delle funzioni come indicati nel ricorso con condanna del Comune di Isernia, sulla scorta dei non contestati conteggi, al pagamento della somma di circa 240mila euro.
Non è la prima volta che l’avvocato Carlo Izzi esce vincente da un processo che ha come oggetto mansione e jusvariandi. Un successo dell’avvocato del foro di Isernia il quale ha raccolto tutta la documentazione necessaria a dimostrare le cosiddette «mansioni superiori» svolte dai suoi assistiti dal 2013 al 2015.
Si tratta di un giudizio di primo grado per cui il Comune di Isernia può appellarsi dinanzi agli organismi giudiziari di secondo grado.
In foto l’avvocato Carlo Izzi