Condanne pesanti per i rapinatori che lo scorso giungo fecero irruzione nel supermercato Dok del quartiere San Lazzaro minacciando il direttore con una pistola – solo successivamente rivelatasi una pistola giocattolo. Nei giorni scorsi si è tenuto il rito abbreviato e il gup del tribunale di Isernia ha riconosciuto colpevoli del reato di rapina aggravata e condannato i tre soggetti, due della provincia di Napoli e l’altro residente a Isernia ma con origini campane, rispettivamente alle pene di 4 anni e 8 mesi di reclusione, 3 anni e 2 mesi di reclusione e, in relazione all’organizzatore del reato, di 6 anni e 2 mesi di reclusione.
Subito dopo la rapina gli agenti della Squadra Volante arrestarono in flagranza i due giovani autori materiali del reato, A.G. e D.O.L., originari del Napoletano, i quali dopo aver minacciato il direttore dell’esercizio commerciale con un’ arma, poi rivelatasi una mera replica giocattolo, e svaligiato alcune casseforti presenti nell’esercizio commerciale, si erano dati alla fuga rifugiandosi all’ultimo piano di un edificio residenziale attiguo, dove vennero sorpresi con l’arma e la refurtiva.
Successivamente, grazie alle indagini della Squadra Mobile di Isernia, coordinate dalla Procura della Repubblica di Isernia, ed alle dichiarazioni degli stessi arrestati, è stato individuato l’organizzatore della rapina, C.V., un uomo da anni residente ad Isernia ma avente le medesime origini campane dei due soggetti già arrestati, gravato da molteplici precedenti penali per reati di analoga indole nonché per associazione di stampo mafioso: nei confronti dell’uomo la Procura della Repubblica ha perciò chiesto e ottenuto la misura cautelare della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip, poi attenuata negli arresti domiciliati nel mese di dicembre in seguito alla collaborazione del soggetto ed alle dichiarazioni confessorie rese nel corso dell’udienza.
«In attesa delle motivazioni della sentenza e dell’esito di eventuale ulteriori gradi di giudizio che consentirebbero agli imputati di rappresentare le proprie ragioni difensive – si legge nella nota della procura – si sottolinea che l’Amministrazione della Giustizia ha dato una risposta veloce ed efficace alla richiesta di giustizia delle persone offese e all’opinione pubblica fortemente scossa da un episodio delittuoso che, per gravità e modalità del fatto, non è frequente nella provincia di Isernia».