Sempre alta l’asticella dell’attenzione e della sicurezza: secondo blitz della Squadra Mobile nel giro di dieci giorni, questa volta nel centro storico di Isernia e con l’ausilio di un cane antidroga dell’unità cinofila di Napoli.
E in manette è finita una coppia nella cui abitazione i poliziotti hanno trovato contanti e droga. Il centro storico di Isernia, venerdì sera, è stato battuto a tappeto da un intervento massiccio degli agenti della Questura che hanno isolato la zona a caccia di spacciatori. Due gli arresti: l’uomo è stato associato al carcere di Ponte San Leonardo, la compagna si trova attualmente ristretta ai domiciliari.
Nell’abitazione della coppia di trentenni, gli agenti della Questura hanno rinvenuto, oltre ad una discreta somma di denaro, 18 grammi di cocaina, della marijuana e un bilancino di precisione. Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due avrebbero rifornito di droga gli assuntori che frequentano la movida isernina. Fondamentale si è rivelato il fiuto del cane antidroga che ha permesso alla Polizia di trovare la sostanza stupefacente. Una volta accompagnati in Questura, i due sono stati poi arrestati e si attende per domani l’interrogatorio di garanzia. Si tratta della seconda operazione antidroga messa a segno dalla Polizia in pochi giorni, quest’ultima avviata nell’ottobre scorso. Come si ricorderà solo una decina di giorni fa, nel corso di un altro blitz che ha di fatto messo il punto ad un’inchiesta partita nel 2021, gli agenti della Squadra Mobile diretti dal questore Macrì e coordinati dal procuratore Carlo Fucci hanno eseguito – tra Isernia e Roma – otto misure cautelari per reati di detenzione e spaccio di stupefacenti.
Isernino il presunto vertice dell’organizzazione criminosa, un 37enne con precedenti specifici e componente di una famiglia in vista della città, che – secondo le tesi degli inquirenti – avrebbe immesso direttamente e anche rifornito di cocaina e derivati della cannabis gli spacciatori locali.
Nei confronti di altri cinque indagati (di cui uno raggiunto a Massa Carrara) è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari mentre ulteriori due giovani finiti nell’inchiesta sono stati destinatari dell’obbligo di dimora nel comune di residenza: misure adottate – ha specificato la Procura – per evitare ogni possibilità di approvvigionamento e di cessione di stupefacenti proprio per la ridotta limitazione della loro libertà personale.
Sarebbero loro il capolinea del viaggio della droga, che partiva da Roma dove il 37enne è stato arrestato e condotto a Regina Coeli. Sarebbero loro i pusher che rifornivano la clientela al dettaglio. Al rampollo dell’Isernia bene, poi, avrebbero ceduto i proventi che gli spettavano in quanto fornitore.
Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica e dirette dal sostituto assegnatario del fascicolo, sono state condotte per mesi dalla Squadra Mobile di Isernia attraverso una intensa attività di intercettazione telefonica ed ambientale.
Una cimice e una piccola videocamera erano nascoste anche nell’auto del 37enne – che sarebbe già stato sottoposto ad interrogatorio nei giorni scorsi proprio nel carcere romano -: registrati i viaggi che l’uomo compiva per acquistare droga, il trasporto, la cessione ai suoi ‘collaboratori’ e la fase della raccolta dei profitti dai rivenditori al dettaglio.
Il 37enne, intercettato, raccontava del ricco traffico messo in piedi, dei proventi cospicui, del timore che venisse imposto un limite al contante che gli avrebbe creato non pochi problemi visti gli incassi registrati con l’attività illecita e la conseguente impossibilità di giustificare il possesso di tanto denaro. Mentre era sotto inchiesta, tra l’altro, era stato fermato ad un posto di blocco e trovato con 6mila euro in contanti, una disponibilità che quel giorno fece ricadere sul padre.
Ma sono stati gli assuntori, circa una sessantina, a disegnare uno spaccato preoccupante, come immediatamente ha evidenziato il procuratore Fucci parlando di evidente sproporzione tra quantitativi di droga immessa sul mercato, indagini collegate e popolazione residente. I consumatori abituali di stupefacenti hanno raccontato il loro calvario e delle somme di denaro che si sono volatilizzate negli anni come i 50mila euro di cocaina comperati da uno degli assuntori. Un dramma sociale e questo secondo blitz non fa altro che confermare l’allarme degli inquirenti e degli investigatori e quanto l’attenzione sul fenomeno del traffico di droga e sul consumo di stupefacenti sia sempre molto alta.