Una seduta che procede tranquilla, tra attestati di stima tra maggioranza e opposizione, ma che trova una fiammata (contenuta) quando si parla di rinfreschi e brindisi, numero di vassoi di paste e rustici da offrire, tempo massimo di durata dei festeggiamenti per le future cerimonie civili che, con apposito regolamento, potranno essere celebrate anche nei giorni in cui è chiuso il Comune.
Consiglio che cade di ‘martedì grasso’ e quando la questione rinfreschi, pastarelle, rustici e champagne arriva all’attenzione dell’aula, il sospetto che si tratti di uno scherzo di Carnevale assale chi sta ascoltando. Non è così.
Partita con una mezz’oretta di ritardo sulla tabella di marcia, l’assise affronta gli argomenti in agenda con la massima condivisione, partendo da quello aggiunto successivamente all’ordine del giorno: una variazione urgente di bilancio per consentire il pagamento di 40mila euro di Iva.
Passa senza scossoni anche il regolamento per l’installazione delle ‘infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica ad uso pubblico’: una sovrastruttura linguistica per indicare le colonnine che consentono di ricaricare le auto elettriche, oggetto di qualche piccolo disagio evidenziato anche su queste pagine e segnalato da turisti rimasti ‘ a piedi’ e salvati da imprenditori privati che ne posseggono una a supporto del proprio parco auto.
La presentazione del regolamento affidata al consigliere Di Rollo il quale ricorda come la Seconda Commissione consiliare ci lavori da qualche tempo. Tre le colonnine installate, un iter partito con la precedente consiliatura ma occorreva regolamentare il corretto funzionamento del servizio. Parere favorevole all’unanimità in Commissione, idem in Aula nonostante il consigliere Chiacchiari – nel rimarcare i tempi un po’ dilatati che hanno cadenzato la predisposizione del regolamento e sottolineando il lavoro delle opposizioni che hanno offerto un contributo propositivo alla predisposizione dell’atto – ricordi che tre colonnine sono effettivamente di numero insufficiente visto che potrebbero esserne installate almeno 20. Anche l’assessore Calenda, collegata da remoto come la collega Battista, plaude al lavoro della commissione e annuncia voto favorevole.
Sul regolamento per i matrimoni e le unioni civili, anticipato dall’assessore Vinci, si apre l’unico dibattito – anche abbastanza surreale – dell’assise di Carnevale.
Preceduta dalla suoneria di qualche consigliere che ha scelto di avvalersi delle musiche di ‘Profondo rosso’, l’assessore Vinci spiega che il regolamento dispiegherà i suoi effetti sulle cerimonie che saranno celebrate in giorni e orari nei quali il Comune non è aperto. Quindi un servizio aggiuntivo, nei fatti, per agevolare chi preferisce sposarsi il sabato, oppure di pomeriggio. Quindi si regolamenta l’utilizzo di spazi come la Sala Raucci del Comune, il meraviglioso chiostro di Palazzo San Francesco dietro il pagamento (che nei giorni normali di apertura del Comune non è dovuto) di una somma che consentirà di garantire la copertura delle spese legate alla presenza di personale che dovrà anche rimettere in bonus i luoghi. L’assessore Vinci anticipa che si lavora anche per consentire l’utilizzo di altre ‘case comunali’, luoghi di proprietà pubblica quindi che hanno valenza storica e che quindi arricchiscono l’offerta destinata a chi vuole sposarsi civilmente magari in un luogo maggiormente ‘importante’.
Il consigliere Gemma Laurelli ringrazia l’assessora, come la definisce e motivo per il quale verrà redarguita da Mancini, per l’importante lavoro fatto e per la volontà di volerlo portare a compimento. Un regolamento di 13 articoli, che disciplina ogni aspetto rilevante e due allegati di cui uno con il quale si specificano i luoghi messi a disposizione e come si dovranno svolgere i festeggiamenti. Anche Linda Dall’Olio rimarca il lavoro fatto in condivisione tra maggioranza e opposizione per un servizio che riguarda tutta la cittadinanza. I regolamenti sono indispensabili, sottolinea, in quei casi in cui la struttura si trova a lavorare fuori orario, aiutano i dipendenti a lavorare meglio e ad offrire un servizio migliore ai cittadini.
E su pastarelle e rustici, brindisi e lanci di riso l’Aula sospende i lavori. Perché il dubbio che la festa successiva al sì non andasse cristallizzata viene al consigliere Mancini. Si è sempre fatto un piccolo rinfresco, a fine cerimonia. Mettere nero su bianco questa possibilità potrebbe aprire a qualche interpretazione equivoca. Cioè dare il via a tavolate, fiumi di champagne e musica ad altro volume. Alla fine tutti d’accordo, si festeggia ma con moderazione e in tempi contingentati. Niente fuochi d’artificio, in pratica. Ma qualcosa per placare la fame ci vuole, entro un determinato tempo massimo.
Ultimo argomento in agenda il regolamento per la gestione e l’uso dell’auditorium che vive una seconda vita grazie al grande appeal che suscita anche per l’organizzazione di eventi musicali e teatrali di grande richiamo. Il regolamento viene illustrato dall’assessore De Martino, il consigliere Cefalogli tratteggia la duplice modalità di gestione così come per il cinema. Fari puntati su programmazione, attività nell’ottica di valorizzare la struttura, centro culturale di Isernia e del territorio di riferimento. Gli spazi fruibili al momento sono quattro: il teatro, la sala conferenze, il foyer e lo spazio espositivo ma l’obiettivo è rendere fruibili anche tutti gli altri. Prezzi contenuti, per quanto attiene l’attività indiretta (quindi quando le società che organizzano spettacoli vorranno prenderlo in affitto), che non coprono l’effettivo costo sostenuto. Ma come ha ricordato Chiacchieri, questo permetterà a tutti di utilizzare gli spazi. Perché, ovviamente, gli spettacoli di forte richiamo hanno poi impatti positivi sul tessuto economico cittadino.
Il consigliere Di Luozzo rilancia il discorso del lavoro condiviso, tra maggioranza e opposizione, in Commissione. A conferma che la tensione politica che viene meno quando si guarda ad un obiettivo comune che riguarda la città e la comunità. È suo l’appello al sindaco circa la possibilità di efficientare energeticamente anche l’auditorium, il cui completamento avverrà grazie ai fondi del Cis, con un progetto che sembra procedere spedito. Il ringraziamento va anche all’onorevole Lancellotta, che ha lavorato al regolamento e che è assente perché ricoverata in ospedale (così come aveva spiegato il presidente Paolino).
Il sindaco Castrataro coglie la palla al balzo e ricorda gli interventi previsti sull’auditorium. Il Cis, appunto, con circa 10 milioni che porterà l’ampliamento della platea da 700 a 1000 posti: passaggio questo che consentirà di attirare artisti ancor più di spessore (e che sotto i mille biglietti non arrivano a Isernia), il completo rifacimento del tetto con un piccolo teatro all’aperto, le finiture degli altri piani, gli impianti elettrici, termici e meccanici. Gli altri interventi previsti rientrano nel Bando Periferie e permetteranno di realizzare il Museo Emozionale che sarà prettamente digitale, le aule al pian terreno per accogliere eventualmente le scuole musicale, sperando in una sede distaccata del Conservatorio e altri spazi dedicati ad attività socio culturali. Saranno realizzati spazi di coworking mentre la parte retrostante (una volta sala cinema), sarà finanziata con un milione e mezzo di fondi Pnrr e consentirà la realizzazione dello Smart Lab. L’efficientamento energetico è già ‘su carta’: i lavori cominceranno alla fine del 2023, per concludersi progressivamente.
E, in un Carnevale senza scherzetti, il Consiglio vota all’unanimità anche il regolamento per l’uso dell’auditorium. Non è dato sapere se a fine lavori, i consiglieri abbiano assaggiato le chiacchiere, di certo in Aula non le hanno fatte.

ls

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